Quale futuro per gli Australian Open 2021? Tiley: “Siamo pronti a qualsiasi soluzione”

Il CEO di Tennis Australia fa il punto della situazione circa la disputa dello Slam di casa, indicando quattro possibili scenari da prendere in considerazione.

Il futuro degli Australian Open 2021 è tutto da decifrare. Se l’incertezza e le perplessità che hanno investito il mondo dello sport negli ultimi due mesi rappresentano la logica conseguenza della sciagurata pandemia da Covid-19, anche una buona dose di sfortuna sta contribuendo ad acuire le preoccupazioni circa la disputa dello Slam con sede a Melborune.

A questo proposito, Tennis Australia, organo di governo dello sport con racchetta, ha stipulato qualche anno fa un’assicurazione per proteggersi dall’ingente impatto economico che potrebbe causare una pandemia. Sfortunatamente la polizza scadrà a luglio, ben prima della prossima edizione dell’evento. Un’autentica beffa se l’emergenza legata al Coronavirus dovesse ancora attanagliare il mondo intero, impedendo di fatto lo svolgimento del torneo di cui Novak Djokovic è detentore. Come prevedibile, solo pochi tornei possono permettersi esborsi di denaro così consistenti, ragion per cui Craig Tiley ha dissipato qualasiasi dubbio riguardante le potenzialità economiche della federazione aussie: “A parte Wimbledon, probabilmente eravamo una delle poche organizzazioni sportive che avevano un’assicurazione contro le pandemie, ma a luglio di quest’anno scade. Ora siamo in trattativa con lo stesso assicuratore per il futuro“.

Il numero uno di Tennis Australia ha anche indicato quattro possibili scenari circa la disputa dell’Happy Slam: “Una delle soluzioni al vaglio è quella di essere i primi a ripartire dopo la pausa forzata. Un altro scenario è tornare senza un pubblico, come l’AFL e l’NRL. Un altro ancora è giocare in un altro periodo dell’anno e l’ultimo sarebbe sicuramente il peggiore: no agli Australian Open fino al 2022. Dobbiamo prepararci a tutto costruendo un modello finanziario per ognuno. La buona notizia è che abbiamo completato il torneo quest’anno, quindi abbiamo introiti a disposizione, ma ciò potrebbe non bastare se non registriamo entrate“.

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