Se la maggior parte dei più importanti e seguiti campionati professionistici di calcio europei ha sciolto le riserve circa le date della ripartenza, lo stesso non può dirsi per la stagione tennistica 2020, il cui futuro è ancora nebuloso. Le prossime settimane risulteranno decisive per chiarire quali saranno le effettive possibilità di riprendere l’attività internazionale, con Atp, Wta e Itf pronte a riunirsi congiutamente con le federazioni che controllano i tornei Slam ancora in ballo.
Il prestigioso quotidiano francese L’Équipe ha prospettato tre possibili scenari in base ai quali potrebbe essere rimodulato il calendario di una sfortunata annata, che si è arenata all’inizio della seconda settimana di marzo.
La prima ipotesi, al momento quasi impossibile da realizzare, prevederebbe un ritorno alle gare ad agosto, in occasione dei tornei nordamericani sul cemento. I Masters 1000 di Toronto e Cincinnati sono praticamente fuori discussione e gli Us Open rischiano di non disputarsi a causa del preoccupante andamento dell’epidemia negli Usa. La seconda possibilità, con il 66% di concretizzazione, secondo gli addetti ai lavori transalpini, segnerebbe l’inizio della seconda vita della tormentata stagione tennistica nel mese di settembre in concomitanza con gli appuntamenti sul rosso, solitamente giocati a maggio e giugno. Buone notizie, quindi, anche per gli Internazionali d’Italia, inclusi nella mini tournée con Madrid e Roland Garros. Resta da capire, però, come il Major francese risolverà con lo swing asiatico la grana relativa alla coincidenza di date. Il terzo scenario è quello che tutti vorrebbero allontanare, pur presentando il 33% di probabilità. Nonostante si tratti di un’ipotesi dalla percentuale di realizzazione ben superiore rispetto alla prima, la federazione d’Oltralpe resta molto fiduciosa circa la disputa del prestigioso torneo di casa.