Non si sono ancora spenti gli echi vittoriosi delle imprese compiute da Luca Nardi e Jannik Sinner, che già la giostra ATP ricomincia a girare vorticosamente senza sosta. Si apre ufficialmente questa settimana la stagione sul rosso del circuito maggiore, con un trittico di tornei ATP 250 sparsi per mezzo mondo.
Houston, col nostro terraiolo Doc Luciano Darderi che ha sconfitto al primo turno l’americano Denis Kudla e se la vedrà ora con l’argentino Francisco Cerundolo, Estoril, dove Lorenzo Musetti godrà di un Bye in qualità di terza forza del seeding e Marrakech, il cui Main Draw è imbottito di tanti giocatori azzurri, con ben 5 italiani ai nastri di partenza: Fabio Fognini e Matteo Gigante provenienti dalle qualificazioni, Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego per meriti di classifica e Matteo Berrettini grazie al Ranking protetto. A parte Sonny, ammesso direttamente al secondo turno grazie al Bye dove incontrerà l’indiano Sumit Nagal, giustiziere del francese Corentin Moutet, tutti in azione oggi gli altri quattro azzurri.
Il primo a scendere in campo è stato Flavio Cobolli, testa di serie n°8 del seeding, opposto alla WC giordana Abdullah Shelbayh, n° 230 del Ranking e noto per essere allievo dell’Accademia tennistica di Rafa Nadal. Il Cobbo, oltre ad essere un giocatore in grande crescita che gioca bene ovunque, è un tennista nato e cresciuto sul mattone tritato. Date le premesse, per l’avversario non c’è stato proprio niente da fare, sconfitto perentoriamente in due set col punteggio di 6-1 6-4 in 71 minuti appena: servizio implacabile e risposta quasi sinneriana, zero palle break concesse, 58 punti vinti a 36, questa la sostanza ed i numeri del match a senso unico.
Al secondo turno, l’azzurro se la vedrà con il russo Pavel Kotov, che ha avuto ragione in due set della WC marocchina Elliot Benchetrit, col punteggio di 7-5 6-3. Contro il tennista dell’est, il romano d’adozione ha vinto l’unico precedente nel circuito maggiore agli Australian Open lo scorso gennaio in quattro set ed è plausibile supporre che la superficie lenta favorisca ancor di più il nostro alfiere.
Tanta curiosità ed aspettative aleggiavano intorno al match di Matteo Berrettini, opposto al giovane tennista russo naturalizzato kazaco Alexander Shevchenko. The Hammer vince e convince superando la testa di serie n°6 del tabellone col punteggio di 6-2 6-1 in 72 minuti, un solo minuto in più di Cobbo. Per amore di verità, dobbiamo sottolineare come il 23enne cazako abbia aiutato in tutti i modi il nostro Matteo al suo esordio, dimostrandosi spesso e volentieri falloso, impreciso ed incostante.
A Berrettini infatti è bastato in molte occasioni ributtarla di là, in attesa che l’avversario combinasse numerose frittate tennistiche. Tuttavia la prestazione di Matteo è stata convincente soprattutto dal punto di vista atletico: vero che la partita è durata un amen, ma l’azzurro si è mosso molto bene in campo, senza ruggini apparenti. E se pensiamo che l’avversario è lo stesso che lo sconfisse nel 2023 al Challenger di Phoenix, quando Matteo urlò frustrato “Cosa ci faccio qui!”, allora sembra proprio che le cose si stiano mettendo per il verso giusto: primo match vinto dall’italiano nel circuito maggiore da tempo immemorabile.
Prossimo avversario per il romano, il cagnaccio spagnolo, Jaume Munar, che si è sbarazzato col punteggio di 7-6 6-2 del giovane talentino francese Luca Van Assche allenato da Vincenzo Santopadre, ex-coach proprio di Matteo. L’iberico è un terraiolo Doc e non commetterà certo l’errore di aiutare Matteo a batterlo: alla conclusione del match, si potrà valutare con più precisione la condizione generale dell’italiano.
Passa il turno anche il veterano di 1000 battaglie, il qualificato Fabio Fognini, che dopo 2 ore e 35 minuti supera in rimonta il francese Hugo Gaston, col punteggio di 6-7(4) 6-1 6-4. Il numero astronomico di palle break concesse, 31 complessive, ed il numero di break ottenuti,14 in totale, dicono molto della partita ondivaga. Il servizio non l’ha fatta certo da padrone e per larghi tratti dell’incontro è stata un lotta senza quartiere a chi sbagliava di più. Tuttavia, trattandosi di giocatori molto estrosi, si è potuto assistere comunque a scambi molto godibili e divertenti, e tutto sommato il match è stato complessivamente piacevole.
Comunque, ogni vittoria del nostro guerriero taggiasco va salutata con gioia: nonostante l’età, gli acciacchi e gli avversari, il Fogna ancora dimostra tanta voglia di lottare. Prossimo turno molto complicato per l’italiano: affronterà infatti la testa di serie numero uno del torneo, il 28enne serbo Laslo Djere, n°34 al mondo e super specialista di questa superficie. Senza dubbio, sarà necessaria una versione del Fogna più performante di quella odierna, altrimenti sarà dura portare a casa la partita. Non a caso, nei due precedenti sul rosso, Ginevra nel 2021 e Buenos Aires 2023, Fabio con Laslo ci ha sempre rimesso le penne.
La giornata azzurra a Marrakech si conclude con tre vittorie e purtroppo una sconfitta, quella di Matteo Gigante, opposto allo spagnolo Roberto Carballes Baena, n°64 al mondo e vincitore della passata edizione. Il tennista romano, n°145 del Ranking e proveniente dalle qualificazioni, si è ritirato nel corso del secondo set per un probabile affaticamento muscolare, sul punteggio di 6-2 2-0 in favore del suo avversario. Probabilmente le fatiche accumulate nel Challenger di Napoli e nel torneo di qualificazione marocchino hanno provocato problemi di natura fisica al Giga che lo hanno costretto ad abbandonare prematuramente il match. L’iberico se la vedrà al secondo turno con l’inglese Daniel Evans, testa di serie n°3 del seeding marocchino.
Speciale menzione per uno dei giocatori più amati del circuito, lo svizzero Stan The Man Wawrinka, l’uomo dal rovescio d’oro, che in 1 ora e 14 minuti si sbarazza dello spagnolo Albert Ramos-Vinolas col punteggio di 6-1 6-4. Waw affronterà al secondo turno l’argentino 23enne Mariano Navone, n°60 al mondo, giustiziere della WC tunisina Aziz Dougaz col punteggio di 6-3 6-2.
Di seguito, gli altri risultati di giornata:
Goffin – Rinderkneck: 6-4 6-4
Moreno de Alboran – Diaz Costa: 6-4 3-6 6-3
Vukic – Muller: 6-3 7-6