Dopo la fantastica vittoria di Nadal su Fernando Verdasco, capace nel primo set di dare parecchio filo da torcere al 17 volte campione slam, il maiorchino in conferenza stampa ha analizzato il match, elogiando anche la partenza sprint del suo avversario che è sembrato metterlo in difficoltà: “All’inizio non giocavo male io ma Fernando stava giocando in maniera incredibile: nessun errore, molti vincenti e colpi sempre in anticipo. È stato un primo set molto difficile, uno dei primi set che sono davvero felice di aver vinto. Ho avuto belle sensazioni durante l’intera partita. E, dopo essermi aggiudicato il primo set, nel secondo sono stato in grado di giocare più aggressivo con il dritto, mentre il mio avversario ha rallentato un po’. Ho fatto bene un sacco di cose questo pomeriggio. Sono molto felice di essere di nuovo in semifinale, si tratta di una bella vittoria”. Nella giornata odierna, nella semifinale delle 14.30, Nadal affronterà Tsitsipas che ha approfittato del ritiro di Roger per tirare il fiato dopo il doppio turno di giovedì: “Sono dispiaciuto per Roger, sarebbe stato fantastico avere la possibilità di giocare contro di lui qui in quella semifinale, così come sono molto dispiaciuto per Osaka. Ma avrò un altro avversario molto duro davanti come Tsitsipas. Il doppio turno di giovedì? È così che funziona a volte, no? Ciò può accadere in condizioni outdoor. Fa parte del gioco e quando disputi due incontri in un giorno il rischio aumenta”.
Contro il greco già la settimana scorsa in quel di Madrid lo spagnolo era dovuto restare in campo tre set, prima di capitolare definitivamente: “So bene quel che è successo a Madrid, come pure la possibile soluzione, però passare dalla teoria alla pratica non è così semplice. Dopo tanti anni nel circuito so che cosa è accaduto e proverò a fare del mio meglio per cambiare l’esito, naturalmente anche dopo aver parlato con il mio team. Una cosa è certa: devo giocare bene a tennis, se ci riesco avrò la possibilità di vincere, altrimenti le chance sono poche. Sinceramente non sono sorpreso della rapida ascesa di Tsitsipas, già fra i top 10. È normale che ci siano giovani che arrivano ai vertici. Stefanos è un buon giocatore ed è quello che io a inizio stagione, parlando con i componenti della mia squadra sui nuovi possibili top ten, avevo indicato. Ma non perché sono un genio, quanto piuttosto perché era un candidato con tutte le qualità per riuscirci. Forse ha persino anticipato quello che mi aspettassi”.