Qualche difficoltà è arrivata nel secondo set, ma Rafa ha spiegato per filo e per segno i motivi della sua condizione fisica non ottimale. Al terzo turno, di fronte a lui ci sarà Stan Wawrinka in quello che con tutta probabilità sarà il match più atteso di giornata.
“Se esci subito a Wimbledon hai più tempo per allenarti in vista della stagione sul cemento. Io sono arrivato in semifinale e ho dovuto lavorare più velocemente per preparare questa superficie. Oggi non ero al 100%, ma era impossibile esserlo, non ho avuto tempo. A casa mi ero allenato abbastanza bene prima di venire qui in Canada, questo primo match era molto importante. Penso di aver giocato con solidità anche se nel secondo set sono andato un po’ in difficoltà non tanto con il servizio, quanto da fondo campo.“
La soluzione tattica adottata ieri da Rafa è stata quella che ha più ha adottato negli ultimi due anni: schemi meno difensivi in vista di uno scambio più corto: “Ho giocato molti dropshot ieri, è utile su tutte le superfici se viene utilizzato nel momento giusto. Non voglio essere prevedibile, sull’erba così come sulle altre superfici. Questi tornei sono difficilissimi perché affronti subito giocatori tra i primi 50, devi essere pronto. Oggi ho vinto, vedremo domani che succederà.“
Nadal e Wawrinka si sono affrontati due volte in finale Slam (Australian Open 2014 e Roland Garros 2017), stasera saranno di nuovo l’uno contro l’altro: “Stan ha avuto un brutto infortunio, deve risalire la classifica. Questo tipo di incontri sono molto difficili, abbiamo giocato contro in due finali Slam: sarà un match durissimo e molto importante per entrambi.“