Sembrerebbe il titolo di una nuova puntata della saga di Indiana Jones, visto anche il luogo dove si è svolta la vicenda. Correva l’anno 2005, quando un giovanissimo Rafael Nadal muoveva i primi passi, da gigante, nel circuito professionistico. Come anche ha fatto quest’anno, partecipò al torneo di Acapulco, dove mise in mostra tutte le sua abilità sul rosso manto messicano, sconfiggendo in una finale a senso unico il connazionale Albert Montanes, mettendo in bacheca il terzo titolo in carriera. Messo in bacheca solo figurativamente, visto ciò che sarebbe successo di lì a poco. Concluso il torneo, infatti, lo spagnolo è tornato in patria, a Maiorca riuscendo con un po’ di fortuna a prendere il primo aereo disponibile, grazie anche alle conoscenze del suo addetto stampa che riuscì a far aspettare il pilota prima della partenza. Tutta fortuna? Affatto. Infatti, Nadal, sceso di fretta dal taxi vi dimenticò dentro il trofeo appena vinto ma nessuno lo ha più ritrovato e riconsegnato al vincitore del torneo. Qualche anno dopo il “fattaccio” lo spagnolo confessò della disavventura alla stampa e nel 2009 il direttore dl torno messicano consegnò al maiorchino una replica di quello vinto quattro stagioni prima. Tutto bene ciò che finisce bene, anche se, con il senno di poi, quello perso ad Acapulco sarebbe stato solo uno dei 69 trofei che sarebbero mancati nella sua prestigiosissima bacheca.
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