IL MOTIVO PER SMETTERE – In un’intervista per l’emittente spagnola AS, Nadal ha ammesso che smetterebbe di giocare nel momento in cui il suo amore e la sua motivazione per questo sport venissero meno. Uno scenario apocalittico per i suoi milioni di fan, ma anche altrettanto improbabile: lo spagnolo ha mostrato parte del suo miglior tennis nel 2017, nella stagione che lo ha incoronato di nuovo come numero 1 al mondo. I titoli conquistati al Roland Garros e a New York, che portano il suo bottino di slam a 16 (giusto 3 dietro a Federer), dimostrano come la sua voglia di vincere sia incrollabile, nonostante i molti infortuni che ha dovuto affrontare durante la sua carriera.
LE PAROLE SUL RITIRO – Nell’intervista è stato filosofico e, come sempre, modesto riguardo l’idea del ritiro: “Non ho mai avuto un sogno in particolare, ma tutto quello che ho trascorso nella mia carriera è stato ogni sogno ed immaginazione. La mia motivazione è sempre la stessa: sentire che ogni anno sono competitivo e che riesco a divertirmi giocando a tennis. Sono fortunato a vivere di qualcosa che amo fare. Se un giorno perderò questa sensazione perché mi sto spingendo troppo in là per conquistare qualcosa nel mio sport, allora dovrò iniziare a pensare di fare altro”.
Lo spagnolo continua: “Il mio obiettivo è continuare a giocare ad un livello che mi permette di competere per le cose a cui davvero tengo il più a lungo possibile”
Ogni singolo tifoso di tennis spera che Nadal rimanga lontano dagli infortuni per contribuire ad una stagione 2018 che si prospetta decisamente interessante: lo spagnolo, assieme a Federer, dovrà disperatamente difendere la propria posizione dagli assalti delle nuove leve come Alexander Zverev o Grigor Dimitrov, che hanno avuto un 2017 strabiliante. Ah, e non dimentichiamoci i ritorni degli ex-numero 1 Novak Djokovic e Andy Murray.
Fonte: givemesport.com