Rafa ha iniziato l’intervista rievocando quanto gli è accaduto nel corso del 2014: “Ho avuto una serie di infortuni e problemi di salute vari, in particolare al polso e alla schiena. Alla fine dell’anno mi sono dovuto anche operare di appendicite. Di conseguenza, ho iniziato la stagione successiva con molte incognite, ma non ho mai perso l’entusiasmo. Alla fine del 2015 sono tornato a giocare con buoni risultati. Tuttavia, quando ho superato tutti i miei problemi, ho subito l’infortunio al polso durante il Roland Garros, che mi ha costretto a stare lontano dai campi per quasi tutto l’anno“. Si ricorda che, nonostante i problemi al polso, Nadal ha partecipato alle Olimpiadi di Rio per rappresentare la Spagna, riuscendo a raggiungere il bronzo nel singolare e l’oro nel doppio. A questo proposito ha affermato: “I Giochi Olimpici sono stati speciali per me. Ero entusiasta di rappresentare il mio paese. Soprattutto perché in occasione di Londra non avevo potuto farlo. Poi mi sono preso un pausa per recuperare al meglio dall’infortunio e disputare un 2017 in buone condizioni“.
Alla domanda se Carlos Moya abbia influenzato positivamente il suo tennis, Rafa ha risposto che, “l’aggiunta di Carlos nella squadra ha portato giovamento a tutti. Oltre ad essere un amico, è una persona capace. Con mio zio Toni ho trascorso molto tempo, soprattutto in occasione delle fasi più complesse della mia carriera. Carlos è arrivato nel momento giusto“. Il fuoriclasse delle Baleari ha poi parlato del suo rapporto con Roger Federer, che ha detto di considerare non un suo amico, ma una persona per cui prova grande stima, sia come giocatore sia come persona: “I miei veri amici sono quelli di Maiorca, quelli di una vita. Con Roger ho un ottimo rapporto, di rispetto. E’ impossibile non provare un particolare apprezzamento per una persona con cui si è gareggiato così tante volte durante la propria carriera. Giocare con lui in Laver Cup è stato davvero emozionante. Ci siamo divertiti entrambi ed abbiamo dato il massimo per rendere felici tutti i nostri fan“. Infine, Nadal si è espresso sul progetto dell’Academy che ha messo in piedi nella sua Maiorca: “il grande promotore è stato mio padre. Insieme ad altre persone abbiamo realizzato quest’ idea. Fino ad ora tutto ha funzionato molto bene, tanto che abbiamo già raggiunto numerosi obiettivi. Il primo dei quali è stato quello di avere più di 120 bambini che vivono, studiano e si allenano all’interno dell’accademia, durante tutto l’anno“.
12 comments
E ovviamente non poteva che essere così, ma altrettanto stima la si deve ugualmente avere per un altro indiscusso campione come Nadal. Esempi da prendere a modello per le nuove generazioni del tennis. Chapeau
Grande campione,grande uomo.
Grandissimo!!! Un piacere x gli occhi e 1 mito dello sport!!!
Michela Filacchioni Federico Brunoni
Grande campione e grande uomo…
Io tifo Federer ma stimo Nadal grande campione anche lui
Grande sportivo e grande uomo
Io noooooo nn provo assolutamente stima !!!
Grande,grande e forse chiamarlo grande è sempre troppo poco perché Rafa è qualche cosa di soprannaturale.Vamooos sempre con TE
Federico Viganò come la Pina con il ragioniere!
“Ugo io ti stimo moltissimo!”
❤️❤️❤️❤️❤️
unico rispettoso umile grazie di esistere splendido campione!!!
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