Rafael Nadal: ritiro? No, grazie!

Nadal: ritiro? No grazie. Interessantissima intervista a Rafa Nadal su presente e futuro agonistico.

Il clamore per l’ esclusione al primo turno degli Australian Open subita da Rafa Nadal, per mano di Verdasco, in Spagna non si decide a placare.

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Addetti ai lavori, tifosi e giornalisti vari continuano ad esaminare la situazione, alla ricerca spasmodica di una soluzione. Si è parlato tanto, spesso a giusta ragione, altre volte a vanvera. Si è parlato di cambio di allenatore, di “far fuori” zio Toni, di cambiare la strategia di gioco, ma anche e soprattutto di un probabile suo ritiro. Questa mattina l’ Huffington Post Spagna ha pubblicato un’interessantissima intervista al maiorchino, il quale ha avuto finalmente la possibilità di dire la sua. 

2012 Australian Open Previews

“Alla fine dello scorso anno mi sentivo bene fisicamente, eppure ho avuto una brutta stagione. La peggiore degli ultimi anni. Nonostante questo, sono riuscito a chiudere la stagione da numero 5 del mondo e il risultato non è poi così negativo se si guarda la cosa con obiettività”.

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A questo punto Nadal risponde ad una delle domande più ricorrente degli ultimi tempi: Riuscirai di nuovo a vincere un torneo importante? Non ho l’ansia di tornare a vincere uno Slam”, ha detto, “Quello che ho ottenuto lo devo solo al mio tennis e non certo all’ansia, contro cui ho dovuto lavorare per tutta la scorsa stagione. Capisco che le persone che non sono al mio fianco ogni giorno possono chiedermi queste cose. Ma io non mi preoccupo affatto di ciò”.

rafanadal

Il maiorchino aggiunge a questo punto un’affermazione velata di malinconia Sappiamo che la memoria è corta nel mondo dello sport. Io comunque non sono uno che legge molto quello che scrivono su di me”, gli viene poi chiesto quale sia la partita che ricorda con maggiore affetto, risponde senza esitazione di considerare la finale del 2008 a Wimbledon come il momento più magico della mia carriera” .

“Nello sport, se si è in grado di competere al più alto livello, anche se i risultati non si sono raggiunti perché l’avversario è stato più bravo, non c’è motivo di essere tristi. Tristezza è una parola troppo forte. Sono felice quando gioco, quando so di avere la possibilità di vincere una partita. In caso contrario, studiamo e lavoriamo di più e meglio, perché questo è il modo in cui i problemi si risolvono, con il lavoro “, ha detto Rafa.

rafa ao

L’intervista infine si conclude con la domanda più gettonata: stai pensando al ritiro? “No, non ho mai pensato al ritiro”, ha risposto prontamente Rafa, per poi aggiungere “Io compirò 30 anni a giugno e non credo di aver già raggiunto quel punto. Credo invece di avere ancora molte possibilità di vincere dei tornei”.

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