Ramìrez Hidalgo, ex numero 50 del mondo, ancora oggi, a 37 anni suonati, continua a navigare per il mondo tra tornei ATP, Challenger e Future. In un’intervista a Tennis Planet, ha parlato della sua vita personale, della sua formazione e del caso Gala Léon, esprimendo il suo parere sulla questione. Come tutti sanno, l’ex tennista spagnola, dopo le dimissioni di Carlos Moya, è stata scelta per il ruolo di capitano nella formazione spagnola di Coppa Davis. La notizia dell’elezione suscitò non poche polemiche, a partire dallo zio e allenatore di Rafa Nadal, che dichiarò: “Si vive molto all’interno di uno spogliatoio, si è poco vestiti. Non è un posto per una donna. Rispetto Gala, ma non conosce né il circuito né i giocatori”.
Rubén è stato uno dei pochi che si è reso disponibile a parlare del discusso capitano di Davis. Alla scherzosa domanda se fosse disponibile per lo spareggio di Coppa Davis di settembre ha risposto: Certo che ci sarò. Ho già organizzato e firmato tutto. Nessuno ne è però a conoscenza. Inizierò subito la preparazione in vista della sfida, ha detto ridendo.
Scherzi a parte, Ramìrez Hidalgo ha dichiarato di non essere molto a conoscenza degli affari interni della Federazione Spagnola e nemmeno per quanto riguarda il capitano di Coppa Davis. Non so molto in merito e non conosco bene la questione. Ho semplicemente letto che Gala Léon ha fatto un tentativo di comunicare ed interagirsi con i giocatori. Non ho la minima idea di come siano andate realmente le cose nè da parte sua nè da quella dei miei colleghi.
Successivamente gli è stato chiesto se, secondo lui Gala Léon sederà sulla panchina spagnola nel prossimo turno di Davis e, con molta sincerità, ha risposto dicendo: Non credo che ci sarà ancora lei. Penso che la questione si risolverà, lei si faccia un po’ da parte e venga qualcun altro ad aiutarla per poter gestire il tutto. Non perché lei non sia in grado o perché non possa ricoprire quel ruolo, è semplicemente la mia opinione.
La Spagna, fuori dal World Group per la prima volta dal 1996 e sconfitta sulla terra dopo quindici anni dal Brasile, sarà costretta a sconfiggere la nazionale russa per non retrocedere ulteriormente. Certamente nel frattempo si spera che la situazione si possa risolvere al più presto, visto che ciò non rappresenta un esempio positivo per lo sport.