[tps_title]Altra perla in finale: piegato anche il “Principe” Thiem[/tps_title]
Alla lunga distanza si sa, le qualità di Nadal vengono fuori, il tennis tre su cinque è un altro sport. Dominic Thiem, l’unico a battere lo spagnolo sia nel 2017 che nel 2018 sulla terra, ne era ben consapevole, ma proprio come nella semifinale dell’anno prima non ha potuto nulla. Un 6-4 6-3 6-2 che vale l’undicesimo successo, per ritoccare record che oramai sulla terra sono tutti suoi. Anche in questa finale Nadal trova energie nascoste, che lo portano ad ammazzare la partita soprattutto nel secondo parziale dopo una durissima prima ora di gioco. Colui che sembra destinato a raccogliere l’eredità di Nadal sulla terra battuta, si è dovuto arrendere in una sfida non esattamente ancora alla pari. Quando anche a 32 anni ti muovi meglio di tutti tuoi colleghi vuol dire che sei veramente destinato ad essere un professore su quella superficie. Un professore, che per il suo dominio ultra-decennale, figlia della sua insaziabile volontà di competere e vincere è diventato un vero imperatore.