[tps_title]Il 2011 e lo storico match con John Isner[/tps_title]
Nonostante la prima posizione mondiale, il 2011 è il primo anno in cui Nadal inizia la campagna francese con poche certezze, messo in ombra dalla serie incredibile di vittorie di Novak Djokovic, vincitore a Melbourne, Indian Wells, Miami, Belgrado, Madrid e Roma. Col serbo capace di batterlo in quattro finali consecutive, di cui due sulla terra battuta. Lo spagnolo non pesca benissimo al primo turno, dove incrocia John Isner, allora al numero 39 della classifica Atp. La sfida inizia però molto bene, con Nadal avanti di un set e di un break grazie ad una maiuscola prestazione col suo diritto. All’improvviso, un nastro sul 4-3 riapre il game, lo spagnolo comincia allora a tentennare, perde il vantaggio e il secondo set al tie-break. Col senno di poi, non è così improbabile che Nadal, di fronte ad un avversario in grado di togliergli il tempo e chiudere spesso il punto a rete, abbia provato molta tensione, per certi versi traumatizzato, sicuramente sfiduciato, dalle sconfitte inflitte da Djokovic e dal vedere ora un tennista che gioca senza alcuna paura contro di lui e sul suo campo ideale. Nel terzo set, infatti, si vede annullare anche set point, prima di perdere nuovamente al tie-break e ritrovarsi sotto 2 a 1 sul Philippe Chatrier. Soltanto da lì in poi Nadal riesce a ripartire, alzando l’asticella in maniera vertiginosa per vincere la prima partita in carriera al quinto sui campi del Roland Garros, dopo 4 ore e 1 di gioco col punteggio di 6-4 6-7(2) 6-7(2) 6-2 6-4. Dopo aver sofferto per più di due ore, ripensando forse alla sconfitta avvenuta in maniera simile, ma ben più netta, per mano di Soderling, Nadal viene a capo delle proprie paure e del proprio avversario, liberando il braccio per il resto del torneo, dove da lì perderà solo un set. La fine di quel Roland Garros la ricordiamo tutti, con Federer in grado di fermare la striscia di 41 vittorie di Djokovic, prima di perdere in finale proprio da Rafa Nadal, che ovviamente al match di primo turno deve parte di quel trofeo, la sesta Coppa dei Moschettieri, per eguagliare Bjorn Borg.