Continua a far discutere la scelta di Novak Djokovic e Vasek Pospisil di creare la PTPA – la Professional Tennis Players Association – e le polemiche non sembrano destinate a fermarsi. A “gettare benzina sul fuoco” ci ha pensato Reilly Opelka parlando al podcast ‘Behind The Racquet’ dove ha chiarito i motivi per i quali sia stata costituita, a metà dello scorso anno, la nuova associazione.
Il 23 enne tennista americano del Michigan ha riconosciuto di essere a conoscenza di intensi affari economici all’interno dell‘ATP, sostenendo così quanto sia necessaria la presenza della PTPA nel mondo del tennis: “Abbiamo bisogno di un’organizzazione come la PTPA perché ci sono troppi conflitti di interesse all’interno dell’ATP. Non è possibile ad esempio che un tesserato ATP possa essere nello stesso tempo un direttore del torneo e poi l’agente di un giocatore“.
Opelka fa riferimento ad uno dei casi più eclatanti, quello dell’agente di Dominic Thiem, Herwig Straka, che oltre a rappresentare il tennista austriaco è anche direttore di un torneo e membro del board ATP: “L’agente di Dominic Thiem è un chiaro esempio, infatti è direttore di un torneo in Austria. Come può essere? È nel board ATP e ha un voto sulla distribuzione del denaro. Dubito davvero che ne abuserà perché conosco Straka ed è un bravo gentile, ma il fatto che ci sia è un male. Il PTPA è stato creato per evitare che si generino certe ambiguità ed anzi, si prefigge di fornire un’adeguata protezione legale e di tutelare i diritti di ogni singolo giocatore del circuito“.
Nei primi giorni in cui è stata costituita la PTPA, molti dei tennisti che compongono questa organizzazione hanno espresso il desiderio di collaborare con l’ATP, ma le probabilità che ciò accada oggi sono molto basse come conferma lo stesso numero 39 del mondo: “Il PTPA non è stato creato con la strategia e la visione a lungo termine. Questa organizzazione ha chiarito che non vuole combattere con un’altra classe e non è del tutto chiaro come l’ATP vedrà questa associazione in futuro” ha concluso Reilly Opelka.
Nicola Devoto