Roddick sul rientro di Sinner: “Non credo che sulla terra farà bene come sul cemento”

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Dopo tre mesi lontano dal circuito a causa di una sospensione legata a una vicenda con la WADA, Jannik Sinner è pronto a tornare in campo. Dal 7 maggio, agli Internazionali di Roma, il numero uno del mondo potrà finalmente riprendere il suo percorso agonistico, iniziato in modo trionfale con la vittoria agli Australian Open a gennaio.

Nonostante l’assenza prolungata, Sinner è riuscito a mantenere la vetta del ranking ATP, confermando la sua solidità ai vertici del tennis mondiale. Ma il ritorno in campo, specialmente sulla terra battuta, solleva qualche interrogativo tra esperti e appassionati.

Il parere di Andy Roddick: fiducia a lungo termine, cautela nell’immediato

Tra i più attenti osservatori c’è Andy Roddick, ex numero uno al mondo, che ha analizzato il rientro dell’azzurro nel corso di un intervento a Tennis Channel. Roddick ha espresso grande fiducia nelle capacità di Sinner, pur riconoscendo che i primi passi dopo una lunga assenza, e su una superficie come la terra battuta, potrebbero essere complessi.

“Non sono preoccupato neanche per un secondo per il lungo termine” ha spiegato Roddick, “ma se si parla solo del torneo di Roma…”. L’ex campione americano ha ricordato che Sinner, l’anno scorso, fu a un passo dalla finale al Roland Garros, cedendo solo al quinto set contro Carlos Alcaraz.

Nonostante ciò, Roddick ha sottolineato come la terra battuta non sia la superficie ideale per l’italiano: “Non credo che sulla terra farà bene come sul cemento. Quando avrà entrambi i piedi ben piantati sul cemento, sarà dominante. Sulla terra dovrà impostare il gioco in modo diverso”.

In particolare, ha evidenziato come il servizio di Sinner, molto migliorato su campi veloci grazie a un’efficace apertura dell’angolo sulla seconda di servizio, risulti meno incisivo sul rosso. “Non potrà semplicemente mettere fuori gioco gli avversari come visto su altre superfici” ha aggiunto.

Roma, un ritorno ricco di emozioni

Oltre agli aspetti tecnici, Roddick ha evidenziato anche il carico emotivo che accompagnerà il ritorno di Sinner agli Internazionali di Roma, torneo che il campione altoatesino non ha potuto disputare lo scorso anno a causa di un infortunio all’anca.

“Da quando è diventato il Jannik Sinner, leggenda vincente di Slam e numero uno, non ha mai giocato a Roma. È normale aspettarsi un po’ di nervosismo davanti al pubblico di casa” ha affermato l’ex tennista statunitense.

Sinner, infatti, scenderà in campo per la prima volta da campione affermato, con il peso delle aspettative e il desiderio di ritrovare il ritmo partita in vista del secondo Slam stagionale, il Roland Garros.

Obiettivo Parigi

Dopo Roma, la mente sarà rivolta alla sfida più grande: il Roland Garros. Anche se la terra battuta richiede adattamenti tattici importanti, Roddick non esclude affatto che Sinner possa puntare in alto.

“Poteva vincere il Roland Garros già l’anno scorso, era stranamente vicino a riuscirci” ha ricordato. La semifinale persa con Alcaraz dopo essere stato in vantaggio di due set a uno è ancora negli occhi di molti, prova tangibile che il talento di Sinner può emergere anche sulla terra rossa.

In definitiva, mentre il percorso di rientro potrebbe conoscere qualche ostacolo iniziale, le prospettive di Sinner rimangono più che mai brillanti. Roma sarà solo l’inizio di una nuova, promettente avventura.

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