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La rivoluzione dell’ATP

In un documento mandato al giornale francese L’Equipe, Andrea Gaudenzi, presidente dell’ATP, ha rivelato alcuni punti di un piano strategico a cui l’organizzazione sta lavorando da 18 mesi, ed è già stato approvato dal Board, che entrerà in vigore nel 2023. Questo piano riguarda una nuova ridistribuzione dei profitti tra tornei e giocatori, livelli più alti di montepremi a lungo termine e un aumento dei Master 1000, di cui 7 che si disputeranno su 12 giorni, come già avviene per Miami e Indian Wells.

Gaudenzi si è detto molto soddisfatto: “Questo rappresenta un progresso significativo per il nostro sport e per il modo in cui i nostri giocatori e membri del torneo operano nel quadro della partnership paritaria dell’ATP Tour. Solo attraverso questo spirito di partnership, trasparenza e allineamento degli interessi possiamo davvero massimizzare il nostro potenziale e concentrarci sulla competizione che affrontiamo nel più ampio panorama dello sport e dell’intrattenimento.”

Le nuove misure adottate dall’ATP arrivano in un momento storico complicato, a causa dello scisma creatosi l’anno scorso con la PTPA (professional tennis player association), nata da un’idea di Novak Djokovic e Vasek Pospisil e supportata da molti tennisti. Con questa associazione “ribelle” i giocatori affermano di sentirsi finanziaramente danneggiati dai tornei, e vedremo se rimarranno soddisfatti da questa riforma.

Di seguito le principali misure del documento:

  • Nella categoria Masters 1000, il montepremi dovrebbe aumentare complessivamente da $ 62,5 milioni (€ 53,2 milioni) nel 2021 a $ 76,4 milioni (€ 65 milioni, +22%) nell’anno 1 del piano, con aumenti annuali del 2,5% a seguire;
  • Il bonus di fine anno in Masters 1000 aumenterà da 11,5 milioni di dollari (9.8M euro) a 15,5 milioni di dollari (13,2 milioni di euro) per raggiungere
  • 18,4 milioni di dollari (15,6 milioni di euro) nel 2030. E sarà condiviso tra trenta giocatori (attualmente 12);
  • Maggiore trasparenza con dati finanziari indipendenti controllati per i Masters 1000 che
    offrono piena trasparenza ai giocatori per un periodo di 31 anni.
  • Per quanto riguarda il calendario: aumento del numero di tornei Masters 1000 per diventare eventi di 11-12 giorni, con altri cinque su un formato già esistente
  • a Indian Wells e Miami (venti giorni aggiuntivi di tempo di gioco in questa categoria e “305 opportunità di lavoro aggiuntive all’anno per i giocatori nei tornei di singolare, di doppi e qualifiche in queste tabelle espanse”, è specificato). Ora ci sono 10 Masters 1000 (invece di 9 attualmente) e 16 ATP 500 (invece di 13).

Luciano de Gregorio

Redazione Tennis Circus

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