Lo avevamo preannunciato nel precedente approfondimento sulla Race, prima che iniziasse la stagione sul cemento americano e poi quella sulla terra rossa che ha avuto il suo epilogo con la straordinaria impresa di Nadal a Parigi: la lotta per le prime otto posizioni che garantiranno un posto alle Finals di Torino è più che mai tirata e aperta a tantissimi scenari.
A febbraio avevo scommesso i miei 2 cents su Alcaraz, che all’epoca varcava le soglie delle TOP20. Ebbene, pochi mesi dopo, eccolo irrompere sulla strada che porta a Torino, dopo una campagna americana e sul rosso da predestinato assoluto. Al momento lo spagnolo occupa la seconda posizione della race, alle spalle di un ragazzino di nome Rafa Nadal.
Un ragazzino capace, a 36 anni, di riscrivere, se possibile, la storia del tennis, conquistando il suo quattordicesimo Roland Garros. Con molta probabilità Rafa salterà Wimbledon e tutta la stagione sull’erba: secondo Marca, difatti, Nadal non si rivedrà in campo prima dello US Open. E, dato il precedente dell’anno scorso, purtroppo la sua presenza a Torino è tutt’altro che scontata.
Alle spalle della coppia iberica troviamo rispettivamente il moschettiere greco Tsitispas e il vichingo norvegese Casper Ruud. Il primo, pur non riuscendo a trovare continuità di risultati, rimane uno dei tennisti più forti del circuito, il secondo quest’anno ha trovato la sua consacrazione, centrando, sulla terra rossa di Parigi, la sua prima finale Slam, oltre che la sua prima finale master 1000 a Miami. Ad oggi sembra abbastanza improbabile non vederli entrambi sotto la Mole a novembre.
Dalla 4 posizione in giù rimane ancora tutto molto aperto e sorprende vedere il numero uno attuale e il recente ex numero uno alle soglie dei primi otto: Djokovic e Madvedev sono attualmente rispettivamente in nona e ottava posizione e dovranno sudare più del dovuto per rientrare nei fab eight. Anche perché la concorrenza è agguerrita.
Ad oggi in quinta posizione troviamo lo sfortunatissimo Alexander Zverev, che si è dovuto arrendere ad un infortunio dolorosissimo durante la semifinale con Rafa e che quasi sicuramente lo terrà fuori dai campi per almeno 3 mesi: il tedesco pare destinato a regalare il suo biglietto d’ingresso ad un suo collega più bravo e più fortunato (è proprio il caso di dirlo).
Tra questi potrebbe esserci Rublev, che occupa al momento la sesta posizione o Auger-Aliassime in settima, distanziati entrambi da pochissimi punti. E nello specchietto retrovisore, oltre ai già citati Djookovic e Medeved, scalpitano Taylor Friz (10°), Cameron Norrie (11°), il nostro Jannik Sinner (12°), con la speranza che non sia più afflitto da problemi fisici, che siano le vesciche o i dolori al ginocchio. E infine occhio sempre a Hurkacz (14°) e Cilic (15°) tornato in versione Slam dopo aver centrato la sua prima semifinale al Roland Garros. Soprattutto adesso che inizia la stagione sull’erba: un nuovo avvincente capitolo di questa avventura.