Mattinata di conferenza stampa al Circolo della Stampa Sporting di Torino per raccontare il percorso di rinascita dello storico Campo Stadio, che sarà ufficialmente consegnato alla città di Torino con l’inaugurazione di venerdì 10 settembre alle 18.30, preludio della kermesse tra sport e spettacolo Set in Scena organizzata con la direzione artistica di Neri Marcorè, appassionato tennista e amante di Torino (sulla pagina Facebook Set In Scena tutti i dettagli e le modalità di acquisto dei biglietti).
Grazie a una completa e complessa opera di ristrutturazione e restauro, il celebre campo da tennis ad anfiteatro, un po’ arena di Verona un po’ teatro greco di Taormina, è tornato a nuova vita e in una nuova veste, quella di “gioiello polifunzionale” per la città, in grado di accogliere spettacoli ed eventi (qui un Agamennone di Eschilo la vedremmo molto bene, ad esempio), ma anche di essere utilizzato per qualunque tipologia di evento sportivo, dal beach volley al padel.
“Un’arena all’aperto dove tutta la città potrà vivere momenti di spettacolo, cultura e musica” è invece l’investitura della sindaca Chiara Appendino, che ha tenuto a ringraziare il Circolo Sporting per il coraggio di intraprendere questa avventura in un periodo così complicato e in tempi così rapidi e che non ha nascosto la pressione che si avverte ormai in tutta la città per un evento così importante che fa di Torino una delle capitali mondiali del tennis.
“Avere le ATP Finals a Torino è stato frutto di un lavoro congiunto di tutte le istituzioni ma anche dei nostri campioni, perché i nostri tennisti e il potenziale del nostro tennis è stato un elemento decisivo nell’assegnare le ATP Finals a Torino e non ad altre città come Londra o Tokyo”.
E in rappresentanza dei nostri campioni non poteva non esserci il padrone di casa Lorenzo Sonego, che su questi campi è cresciuto. “Non vedo l’ora di giocare domenica (contro Federico Gaio), perchè questo circolo è casa mia e in quel campo ho fatto da raccattapalle nei tornei”. Inevitabile un accenno alla recente delusione americana, “è stata una partita complicata contro un avversario difficile che veniva dalle qualificazioni (Oscar Otte, sconfitto poi ieri negli ottavi da Berrettini), ma che mi servirà come esperienza per affrontare i prossimi Slam con più rilassatezza”. Un po’ di rammarico, vista l’ottima stagione, per non partecipare quest’anno alle Finals, ma “ci sono ancora 4 anni e se non ci riesco, pazienza.”
Sonego, invece, sarà molto probabilmente protagonista pochi giorni dopo, sempre a Torino, per la Coppa Davis e non nasconde le nostre ambizioni: “è una squadra fatta per vincere, come dimostrato in ATP CUP, ci sono i giocatori, siamo un bel gruppo, siamo amici, non vedo l’ora di esser lì presente e dare il mio contributo”.
Ma adesso basta parlare di tennis, e tutti a scegliere l’abito buono per l’inaugurazione di venerdì sera.