Robin Soderling: “Non potevo neanche salire le scale”

Sono quasi due anni ormai che Robin Soderling si è ufficialmente ritirato dal tennis. Ha giocato il suo ultimo match nel 2011, nella finale del torneo ATP 250 di Bastad (Svezia), uscendone vincitore ai danni di David Ferrer. Da allora, ha sofferto una malattia che lo ha costretto ad annunciare il suo ritiro dal tennis professionistico il 23 Dicembre 2015, a 31 anni.

L’ULTIMA PARTITA E IL RITIRO – Due anni fa (o quasi) si ritirava Robin Soderling, tennista svedese classe ’84, conosciuto al pubblico per aver interrotto, nel 2010, la serie di 23 semifinali consecutive nei tornei dello Slam di Roger Federer e per essere uno dei due giocatori riusciti nell’impresa di sconfiggere Rafael Nadal al Roland Garros (l’altro è un certo Novak Djokovic). Nella sua ultima apparizione come tennista professionista, nel 2011 a Bastad, ottiene una importante vittoria contro lo spagnolo David Ferrer, conquistando il titolo del torneo 250. Titolo che però non potrà essere difeso da Soderling l’anno successivo. Il tennista svedese passerà oltre quattro anni in balia della mononucleosi, fino ad annunciare il suo definitivo ritiro il 23 Dicembre 2015. “Sono stati tempi veramente difficili”, ha rivelato l’ex numero 4 del mondo in un’intervista a Expressen.

LA MALATTIA – “Ho provato a rientrare nel circuito per anni. Era un problema sia mentale che fisico, ma il problema principale era sempre la mononucleosi”. “Ho preso la mononucleosi perché mi sono allenato troppo. Non mi fermavo di fronte a niente. Per me il tennis era la cosa più importante. Non mi preoccupavo se poi sarei finito sulla sedia a rotelle. Ero concentrato solo sul tennis. C’è stato un periodo in cui mi stendevo sul letto, dovevo andare in bagno ma a metà strada dovevo sedermi: è stato terribile”. “Sfortunatamente non si può vincere contro il proprio corpo. Non potevo neanche salire le scale“.

LA SUA VITA DOPO IL RITIRO – Parlando della sua vita attuale, Soderling si è espresso in questo modo: “Potevo guardare la tv e bere un caffè, ma non volevo, così oggi lavoro con Unibet, alleno Elias (Ymer) e lavoro per il mio brand di palline RS per la maggior parte del tempo.

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Va tutto alla grande, ma niente sarà gratificante come quando giocavo a tennis. Mi manca la competizione”. Ovviamente i suoi profitti attuali non sono comparabili con quelli di quando era un tennista: ha guadagnato 10 milioni di dollari, oltre ovviamente ai soldi ricevuti dagli sponsor. Nonostante ciò, Robin è sempre rimasto umile: “I soldi ti fanno essere sicuro, ma non penso che avrei vissuto diversamente se avessi 10 miliardi di dollari sul conto. Molte persone inseguono i soldi per averne molti di più. A me non piace, anche se è bello poter fare ciò che si vuole”, ha detto Soderling. “Ovviamente i miei bambini vivranno diversamente, ma io non voglio rovinarli. Bisogna essere rispettosi verso i soldi. Quando mia figlia vuole qualcosa le dico che per averla deve togliere le monete dal salvadanaio. E alla fine lei non la vuole più!” Robin non ha grandi rammarichi sulla sua carriera tennistica: “Negli ultimi 6-7 anni della mia carriera sono riuscito ad esprimere a pieno il mio potenziale, ma probabilmente sarei potuto essere più elegante”.

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