Robin Soderling ha trascorso dei periodi davvero complicati in questi ultimi anni, poiché ha dovuto affrontare una lunga malattia che, tra l’altro, l’ ha costretto ad abbandonare prematuramente il tennis professionistico. Ora, appena 33enne, è riuscito finalmente a venirne fuori. In occasione di un’intervista rilasciata a Tennismash ha parlato della sua carriera, dei suoi storici rivali e del tennis svedese: “Mi sento bene ora. Ho combattuto per troppo tempo. Mi ci sono voluti diversi anni per riprendermi completamente e sono stati gli anni più difficili della mia vita. Di sicuro, sono molto felice di sentirmi di nuovo in salute. Ho la sensazione di non aver terminato la mia carriera come volevo. A volte, quando guardo il tennis in televisione, ci sono parecchi giocatori della mia età che si comportano ancora molto bene. Alcuni sono stati miei avversari. Alla fine credo di aver fatto una buona carriera. Sono stato tra i cinque migliori giocatori del mondo “.
Soderling quando ha raggiunto il suo livello massimo è stato la vera alternativa al dominio di Federer e Nadal, in quanto è stato in grado di insidiarli nei confronti diretti e di essere competitivo su tutte le superfici: “Gli ultimi tre o quattro anni della mia carriera, anche se non ero il favorito nei Grand Slam, ho sempre pensato che se avessi giocato bene, avrei avuto la possibilità di vincere. All’inizio della mia carriera, ero felice di vincere un paio di tornei. Ma poi ho avuto ben altre aspirazioni”. A proposito di Nadal, ha detto: “Quando giochi contro Rafa devi giocare sempre aggressivo. Non mi sono mai preoccupato per il suo gioco, ho cercato solo di attaccare e ho fatto in modo di non dargli tempo, di metterlo sempre sotto pressione. Se continui su questa linea e giochi con attenzione hai la possibilità di metterlo in difficoltà. Alla domanda su cosa pensi del periodo di crisi di Djokovic, lo svedese ha risposto: “La domanda non è semplice. Ho sempre avuto partite dure contro di lui, come contro Federer e Nadal. Penso però che il miglior Djokovic non abbia rivali. Anche contro Federer avrebbe potuto vincere molte più partite se fosse stato al meglio”. A proposito, invece, del tennis contemporaneo, fatto di continui appuntamenti, Robin ha affermato: “Ho notato che ci sono molti più infortuni rispetto ad una volta. La stagione è fitta di tornei e non c’è il tempo di riposarsi e di recuperare. I giocatori hanno qualche settimana a dicembre e poi basta, già a capodanno si riprende. Il tennis dovrebbe avere delle pause più lunghe”.
Soderling, come Wilander, Borg e Edberg è stato uno dei massimi esponenti del tennis svedese. A proposito di questa grande tradizione del suo paese, ha dichiarato: “Abbiamo sfornato sempre grandi campioni. Un fatto impressionante se si pensa a quanto sia piccola la Svezia. La spiegazione è che il tennis è sempre stato molto considerato qui da noi, come il calcio e l’hockey su ghiaccio. Ora stiamo vivendo un momento di flessione, perché i metodi di allenamento sono rimasti gli stessi di qualche anno fa, mentre il tennis è cambiato profondamente”. In conclusione, Solderling ha fatto qualche previsione per la stagione prossima: “Non sarei affatto sorpreso se Novak e Andy facciano bene. Ma penso lo stesso di Federer e Nadal. Secondo me, a proposito dello svizzero, se avesse giocato qualche torneo sulla terra rossa, ora sarebbe lui il numero uno”.