PREVIEW
La finale tra Rafael Nadal e Novak Djokovic è la più facile da presentare, tante sono le sfide con le quali i due ci hanno deliziato ed intrattenuto negli ultimi 5 anni. 41esima sfida, con Nadal in vantaggio per 22 a 10 nei testa a testa. Sul centrale del Foro Italico il bilancio è 2-1 per lo spagnolo, ma i precedenti contano poco. Nel 2009, il serbo era ancora lontano dallesplosione del 2011. Nel suo anno di grazia, vinse con un doppio 6-4, mentre lanno dopo, Rafa si prese la rivincita negli ultimi fuochi prima di venire travolto dall’infortunio che lo ha tenuto fuori dalle competizioni per 7 lunghi mesi.
La terra battuta potrebbe risultare un fattore a favore di Rafa, anche se negli ultimi mesi ha dimostrato di non essere più lo stesso che dal 2005 ha fatto, anno dopo anno, piazza pulita degli avversari, diventando il giocatore più titolato di sempre su questa superfice. È meno incisivo, le sue rotazioni tenui, e gli errori aumentano. Le uniche vittorie di Djokovic sono arrivate a Madrid 2011 e lo scorso anno nella finale di Monte Carlo. Anche “Robo-Nole” non è più paranormale come negli scorsi anni; arriva da un fastidioso infortunio al braccio destro (primo vero problema fisico negli ultimi cinque anni), che gli ha impedito di giocare a Madrid. Da par suo, Rafa ha avuto la sua peggior stagione rossa dal 2004, quando ancora non era esploso ad alti livelli. Catapultiamoci a pochi mesi fa, nella finale di Miami: è stata un dominio totale e ha certamente lasciato qualche scoria sulla psiche dello spagnolo. Perderci anche sulla terra, sul campo amico di Roma, sarebbe un duro colpo in vista di Parigi. Difficile sbilanciarsi: sarà una finale da 50 e 50. In questo momento, il tennis maschile non può offrire di meglio. Per questo, Roma gioisce. E fa bene.
D’altronde, cosa si può aggiungere a una sfida che si è giocata su tutte le superfici, in ogni angolo del globo, e che vanta più episodi di quanti ce ne sono stati tra Federer e Nadal, il clasico per eccellenza?
PRIMO SET
Un inizio soft di match apre la finale della 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, tra il numero uno del mondo Rafael Nadal ed il numero due Novak Djokovic. Dopo aver mantenuto entrambi il servizio nel primo game di battuta, Nadal mette a segno un micidiale break nel terzo game, lasciando a 30 il serbo e confermando il vantaggio procuratosi: 3/1.
Nole appare frustrato e nervoso, non riesce a colpire la palla in modo incisivo e a far muovere il maiorchino. Nel quinto game subisce un ulteriore break, con due volèe buttate a rete ed un rovescio terminato in rete, che consegna a Nadal il 4/1 e fa spaccare una racchetta a Novak.
Il gesto liberatorio, non proprio elegante, sembra però aver smosso qualcosa nell’animo del serbo che, nell’arco di dieci minuti, ha dato un importante segnale di presenza nel match, recuperando un break di svantaggio ed accorciando il divario sul 4/3.
Un rischioso ottavo gioco, nel quale Nadal è costretto ad annullare ben 2 palle break al serbo, lo issa sul 5/3, e gli consente, grazie al vantaggio ottenuto, di portare a casa il primo parziale con il punteggio di 6/4 in 47 minuti di gioco.
74% di prime in campo per lo spagnolo che vince il 57% di punti, più bassa quella del serbo, fermo al 63% con un 65% di trasformazione.
31 punti vinti in totale da Nadal contro i 27 di Djokovic.
SECONDO SET
Nel secondo parziale è il serbo a partire con le marce ingranate, mettendo subito pressione a Nadal sulla diagonale del rovescio dello spagnolo, ottenendo un immediato break nel secondo game del set, che lo porta a condurre, dopo appena 10 minuti, per 3/0. Lo spagnolo gioca troppo corto e le sue rotazioni non creano problemi al serbo che invece, dall’altra parte, mostra di aver ri-acquisito un ottimo timing sulla palla, soprattutto in risposta da sinistra sul kick del maiorchino.
Tra lo stupore generale, un break in favore dello spagnolo, piove dal cielo come un fulmine a ciel sereno, in un momento nel quale Djokovic aveva in mano le redini del match, disturbato forse da alcuni piccoli tifosi in prima fila proprio sulla palla break.
Nemmeno il tempo di gioire, che subito il maiorchino torna sotto nel punteggio, concedendo al serbo un ennesimo break, che concede a Novak di portarsi a condurre per 4/2 e con un successivo ed impeccabile game a zero, per 5/2.
Nadal mantiene il servizio, ma nel nono game è costretto ad abdicare, dopo essersi visto annullare una palla del controbreak, cedendo il set per 6/3 in 44 minuti di gioco. La percentuale di prime del serbo sale al 77%, contro il 59% di Nadal e chiude il set con 31 punti vinti su 50 giocati.
TERZO SET
Il parziale decisivo si apre in modo analogo al secondo, con un break messo a segno da Novak Djokovic, che sembra ormai essere in pieno controllo del match, con un Nadal inerme di fronte alla pressione impressa dal tennista di Belgrado.
La cavalcata di Djokovic continua ormai inesorabile: la finale degli Internazionali d’Italia 2014 si gioca ufficialmente sui turni di servizio del giocatore serbo, 2/1, dopo altre 3 palle break annullate nel suo turno di servizio da parte del maiorchino.
Il match segue i turni di servizio, ma non sembra mai prendere il volo, complice forse un po’ di spossatezza nei due giocatori che non permette loro di esprimersi al meglio e dare vita ad un altro capitolo delle loro entusiasmanti sfide.
Sul 3/2 in favore di Nole, un ispirato Nadal decide finalmente di giocarsi le sue ultime carte e strappa, con tenacia, il servizio al serbo riportando la finale in parità sul 3/3.
La parità è però solo apparente, ed anche questa volta dura da Natale a Santo Stefano e, ahimè per Rafa, questa volta il distacco sembra essere definitivo. Break di Djokovic e 5/3!
L’ennesimo e definitivo break messo a segno dal serbo gli consegna il suo terzo titolo degli Internazionali BNL d’Italia e la vittoria del suo terzo Master1000 stagionale dopo Indian Wells e Miami.
Punteggio finale: N.Djokovic b. R.Nadal 4/6 6/3 6/3
Giorgio Lupi (Twitter: lupi_giorgio)