Appena arrivato ad Halle, Roger Federer ha parlato con la stampa di molti argomenti interessanti, come la sua condizione fisica e i suoi problemi alla schiena, la moda di assumere ex campioni come allenatori in certi periodi dell’anno, la Next Generation di tennis e la possibilità che Novak Djokovic possa superarlo in quanto a numero di Slam vinti.
“MAI AL 100%, IMPOSSIBILE GIUDICARE” – Il 2016 è stato un anno frustrante per Roger: “E’ stato un anno difficile, il virus che è arrivato a Miami ed è tornato a Madrid… è difficile lavorare e dover affrontare diversi problemi in una volta, quindi è difficile migliorare. Le cose si muovono ad un ritmo molto lento. E’ importante mantenere un atteggiamento positivo ed è quello che ho fatto rinunciando a giocare a Parigi per il bene della mia stagione. Preferisco giocare molti anni ancora piuttosto che giocare con infortuni o problemi fisici” – dice lo svizzero. “Mi piace giocare sull’erba. E’ bello tornare in un posto dove hai fatto così bene in passato. Si ottiene molta fiducia. Quest’anno le cose non sembrano così al meglio come sono state in tutti questi anni, ma sono io la testa di serie n°1, sono il campione in carica e questo mi fa pensare che tutto è possibile. Ogni partita che gioco qui mi fa sentire meglio in direzione di Wimbledon. Senza essere al 100% non posso giudicare me stesso e dire se sto giocando bene o male. Quest’anno ho giocato un torneo solo senza problemi, in Australia. Il resto? Non sono stato bene, non posso giudicare quei tornei, questi risultati. Se la mia schiena o il mio ginocchio stanno meglio, ma il mio gioco non migliora, non posso dire niente.” – riconosce il numero tre del mondo.
TRA LEGGENDE E #NEXTGEN – E’ arrivato il tour su erba e molti giocatori hanno assunto ex campioni di questa superficie per questo periodo dell’anno come ha fatto Stan Wawrinka con Richard Krajicek o Milos Raonic con John McEnroe. Ecco l’opinione di Roger Federer: “E’ interessante assumere qualcuno nella sua squadra per poche settimane, ma non so, ci sono aspetti negativi e negativi a riguardo. E’ bello vedere leggende che tornano all’opera nel circuito, ma io preferisco lavorare a lungo termine. Mi trovo molto bene con Ivan Ljubicic e Severin Luthi” – dice. E ha avuto occasione di parlare anche della Next Gen del tennis: “Thiem, dipende quanto è stanco. Ha lottato molto a Stoccarda, dopo le fatiche di Parigi: è stata una grande impresa. Fritz ha potenziale, adora giocare sull’erba, avrà una grande carriera. Mi piace molto anche il gioco di Zverev, sono curioso di vedere cosa è in grado di ottenere nei prossimi anni. Anche Pouille ha molto talento.”
MERCOLEDI’ L’ESORDIO – A proposito della sua schiena e di come ha reagito ai match la scorsa settimana a Stoccarda, Roger dice di sentirsi “molto meglio“. “Sono tornato a fare molti aces e qualche approccio a rete in più. Non molti, perchè non ho ancora trovato il mio ritmo, ma alla fine è andato tutto bene. Sono felice. Ogni giorno che passa e ogni partita che gioco è un passo in avanti” – afferma. Per concludere, ha anche parlato della possibilità che Djokovic possa superarlo in quanto a numero di Slam vinti: “Tutto è possibile. E’ il favorito per i prossimi due major, Wimbledon e US Open. Ha una buona probabilità ed è importante per lui“. Ora non ci resta che aspettare l’esordio di Federer ad Halle, nel quale affronterà il tedesco Jan-Lennard Struff, mai affrontato prima.