Roger Federer e l’invidia dei soprannomi altrui

Dopo la vittoria su Kyle Edmund, Roger Federer non ha parlato solo di tennis in conferenza stampa ma anche di soprannomi che lo riguardano.

“Sono molto contento per la vittoria di oggi, Edmund ha faticato a trovare il ritmo nel primo set, nel successivo ha giocato meglio, ma non è sempre facile adattarsi alle condizioni di gioco in tempi rapidi. Non era facile gestire la palla, io ci son riuscito meglio e ha pagato.”

Sugli spalti c’era Rod Laver e naturalmente è stato chiesto a Federer cosa rappresentasse la sua figura ancora oggi.

“Fa parte della storia del tennis, con tutto quello che ha vinto e rappresentato, mi fa sempre piacere quando so che è presente per vederci giocare. Nonostante abbia cambiato questo sport è una persona estremamente umile.”

Federer è, assieme a Ivo Karlovic, uno dei più anziani del circuito e ancora ci si stupisce come faccia a trovare le motivazioni per continuare.

“Penso che il tennis ti dia una piattaforma dove puoi conoscere molte persone e viaggiare tanto, credo che i giovani siano attratti anche da questo aspetto, ed è un bene per il movimento. Per rimanere così tanto nel circuito devi dedicare tanto tempo alla cura del corpo, dallo stretching all’alimentazione, facendole già da giovane prolungano la tua carriera. Appena arrivai nel circuito alcuni guardavano in modo strano chi usava l’elastico per i muscoli, oggi lo usano tutti.”

Il campione di Basilea chiude  l’intervista parlando di GOAT e soprannomi.

“Il discorso GOAT è sempre difficile da affrontare, non penso che Ken Roswell pensasse a quanti titoli dovesse vincere per esser considerato il migliore, è sempre un dibattito divertente ma è difficile far un paragone. Per quanto mi riguarda invidio Sampras e Laver per i loro soprannomi, “Rocket” e “Pistol” sono bellissimi, io non ne ho uno per cui devo lavorare ancora parecchio.”

Naturalmente sui social i suoi tifosi gli hanno fatto notare i classici King, Goat e Maestro, probabilmente Federer si riferiva al fatto che non ne ha uno distintivo che sia unico.

 

Alex Bisi

Recent Posts

Diego Dedura-Palomero, il ragazzo prodigio del tennis tedesco che sogna in grande

A soli 17 anni, Diego Dedura-Palomero è già riuscito a far parlare di sé nel…

5 minuti ago

Madrid Open: riflettori su Paolini, Zverev e Medvedev. A che ora e dove vedere i match

Il Madrid Open 2025 entra nel vivo e la giornata di venerdì 25 aprile si preannuncia…

18 minuti ago

Madison Keys troppo forte: Bronzetti lotta ma si arrende al secondo turno di Madrid

Un inizio promettente per Bronzetti, ma Keys sale in cattedra Lucia Bronzetti ci ha provato,…

33 minuti ago

Atp Madrid: Arnaldi vince una rimonta epica contro Coric e ora sfida Djokovic

Una vittoria di carattere nella polvere di Madrid Matteo Arnaldi ha dato un saggio della…

14 ore ago

Juan Carlos Ferrero scettico su Alcaraz: “Dubito che possa diventare il migliore”

Carlos Alcaraz sta vivendo una fase delicata della sua carriera, segnata da una serie di…

14 ore ago

Darderi non si ferma più: debutto convincente a Madrid, ora sfida Tiafoe

Un'altra vittoria sulla terra per il talento italoargentino Luciano Darderi continua a stupire e si…

18 ore ago