Roger Federer è tornato. Dopo circa due mesi di stop a causa dell’infortunio al ginocchio contratto durante gli Australian Open e la conseguente operazione al menisco, l’ex n. 1 del mondo in conferenza stampa ha dato qualche notizia in più sul suo stato di forma e sulla natura del suo infortunio.
“E’ successo il giorno dopo la partita contro Djokovic, mi sono svegliato, non mi ricordo cosa è successo“, ha spiegato Roger. “Stavo preparando il bagno per le figlie quando ho sentito un clic, poi sono andato a fare una passeggiata al parco e si è gonfiato. Sono tornato in Svizzera e il medico mi ha detto che dovevo operarmi. E’ stato un semplice movimento. Non ricordo se i bambini fossero in camera, ma stavano per entrare. Non riesco a ricordarmi ciò che è accaduto. Mi sono girato, ho sentito qualcosa e mi sono fatto male al ginocchio“.
Lo svizzero ha poi parlato dei momenti duri dopo la scoperta dell’infortunio e della necessità di doversi sottoporre a un intervento:
“E’ stato molto triste sentire che dovevo sottopormi a un intervento chirurgico, pensavo avrei finito la mia carriera senza operazioni.. Ho visto la risonanza e ho creduto al medico. Quando mi sono svegliato, ho guardato il mio ginocchio, ho visto la mia gamba e mi sono spaventato! Poi due, tre giorni dopo le cose sono andate meglio. Ho avuto le stampelle per 12 giorni, mentre 9 giorni fa ho iniziato ad allenarmi al massimo”.
Roger ha poi spiegato la sua preoccupazione le ore dopo aver saputo dell’infortunio. “Subito dopo l’operazione mi sono spaventato, ho pensato per mezza giornata che non avrei più giocato più a tennis”.
“Sono contento che mi sia infortunato non su un campo da tennis ma facendo un movimento normale che ho fatto mille volte”, ha concluso. “Altrimenti sarebbe andata peggio”.
Roger ha poi parlato della sua condizione all’esordio nel suo primo Master 1000 dell’anno. “Mi sento stanco, qui c’è tanta umidità. Però sono felice di essere qui, è considerato il quinto Slam. Non potrei essere più felice per com’è andato il recupero, è incredibile il processo che ho avuto fin qui. E’ stato un duro lavoro ma piacevole, facevo esercizi dalle tre alle cinque volte al giorno; mi sono potuto godere di più la famiglia stando fuori dal circuito”.
Roger ha poi parlato del suo avversario all’esordio che affronterà domani, il redivivo argentino Juan Martin Del Potro, in un match estremamente promettente: “Sono contento che sia tornato. Speriamo di poter fare un buon match domani“.
Roger Federer ha poi parlato di due temi caldissimi che hanno sconvolto di recente il mondo del tennis: la positività di Maria Sharapova al meldonium e l’annoso dibattito sull’equità di prize money tra uomini e donne, ritornato attuale dopo le parole di Raymond Moore, direttore di Indian Wells, che poi si è dimesso.
“Ero molto sereno, pensavo che stesse per ritirarsi, sono stato completamente sorpreso dalla notizia“, ha detto Roger in merito alla conferenza stampa indetta all’improvviso dalla collega. “Continuo a credere che dobbiamo conversare i campioni di sangue per 10 anni. Sono a Dubai da 10 anni, sono stato controllato una volta lì. Sono più controllato in Svizzera perché loro (la Wada) hanno lì la sede. Volevo che oltrepassassero i confini. Il tennis sta facendo sempre di più”.
Sull’equità del prize money Roger ha invece commentato: “Non sempre prendiamo tanto quanto le donne. Penso dipenda da quali tornei parliamo. Devi essere molto specifico quando parli su questo. Io sono per l’uguale prize money. Quando abbiamo lottato per l’incremento di prize money, soprattutto a livello Slam, sono stato sempre molto consapevole del fatto che questo avrebbe avuto un impatto sul tennis femminile, ne ero contento. Sono cresciuti entrambi allo stesso tempo”.
“Ma poi devi vedere la storia di ogni torneo. Alcuni tornei erano al maschile, poi le donne si sono unite o viceversa, era un torneo femminile e noi ci siamo uniti. A volte è difficile avere uguale prize money. Sta al direttore del torneo decidere se vuole fare in questo modo. Sicuramente puoi immaginarti qualcosa così. Sta accadendo già qui, ad Indian Wells, Miami, Madrid anche, tutti gli Slam”.
“Sì”, ha poi concluso, “sono contento che il tennis abbia prodotto alcune delle più grandi atlete nel mondo. Penso sia grandioso. Insomma, l’uguaglianza di prize money è una buona cosa. Penso che di questo ne abbiamo parlato tempo fa. Sapevo che ne saremmo tornati a parlare“.
Infine, Roger ha speso parole di ammirazione per il dominio dell’attuale n. 1 del mondo Novak Djokovic: “E’ semplicemente impressionante, sta scrivendo la storia. E’ impressionante per non dire altro. Mi divertivo di più quando io vincevo tutto, ma quando abbiamo avuto le rivalità con Novak, Andy e Rafa è stato molto interessante”.
Fonte: TWI