Roger Federer parla di Uniqlo: “Ho firmato il contratto poco prima di Wimbledon, alla gente è piaciuto”

Roger Federer torna a parlare di Uniqlo, il suo nuovo sponsor. Il campione svizzero ha firmato il contratto pochi giorni prima di scendere in campo a Wimbledon, ed è soddisfatto dei modelli prodotti dal marchio.

Roger Federer appare visibilmente soddisfatto dal matrimonio con il suo nuovo sponsor Uniqlo, utilizzato precedentemente da Novak Djokovic e Kei Nishikori. Il divorzio con Nike sembra essere superato per l’elvetico, che punta a ritornare ai modelli classici e meno stravaganti:“Penso sia importante ricordare l’idea centrale di ciò che è l’abbigliamento da tennis. In passato il tennis aveva vestiti che si potevano usare sia in campo che fuori, non solo le scarpe ma anche le polo.”

Per lo svizzero, il contratto con Nike era scaduto il 1 marzo, ma fino a giugno è rimasto senza sponsor. Solo pochi giorni prima dell’inizio dello slam londinese ha firmato il nuovo contratto: Ho firmato con UNIQLO il giovedì prima dell’inizio di Wimbledon e li ho usati il lunedì per la prima volta. La cosa buona è che a Wimbledon si usa solo il bianco quindi sapevamo che non avremmo avuto problemi. Provavamo solo la misura e la taglia, e andava tutto bene. Abbiamo fatto un buon lavoro e alla gente è piaciuto. Mi piace il moderno e credo che molte cose arriveranno in futuro.
Gli abiti avevano perso la giusta direzione, solo per richiamare l’attenzione e per far sì che venissero riconosciuti, per risaltare tra 10 modelli. Per questo motivo ci sono stati periodi in cui indossavamo vestiti fluo e disegni molto bizzarri. Quando guardo al passato e vedo cosa si usava prima penso: ‘davvero? indossavamo quelle cose?’. Con Uniqlo vogliamo creare modelli classici, limpidi, che si possano mescolare con altro materiale e che si abbinino ad altre cose.” 

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  1. A me personalmente piace Uniqlo e trovo che, seppur più semplice, vesta bene e a Roger, come Nole prima, stia bene. Nike, ultimamente, sta usando dei colori che definirli un pugno nell’occhio non rende.

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