Roger Federer si sta allenando con il suo amico e coach Severin Luthi sulla terra rossa per trovarsi pronto al secondo rientro ufficiale alle competizioni previsto per il 16 maggio all’ATP 250 di Ginevra. In questa prima parte di stagione il campione elvetico aveva già fatto il suo debutto all’ATP 250 di Doha, sul cemento, dopo esser stato lontano dai campi per alcuni mesi in seguito alla doppia operazione al ginocchio destro eseguita l’anno scorso.
Il numero 8 del mondo, che compirà 40 anni ad agosto, cerca essenzialmente di dosare razionalmente le proprie energie. Ha infatti saltato i grandi eventi di Montecarlo, Madrid e Roma perché ha in testa due grandi obiettivi: lo Slam londinese di Wimbledon e le Olimpiadi di Tokyo, senza tralasciare il prestigioso appuntamento con il French Open di Parigi dove Roger vinse nel 2009 in finale contro lo svedese Robin Soderling.
“The King” ha anche alcuni record da poter raggiungere come ad esempio quello delle finali disputate e tornei vinti nel circuito Atp. Infatti ‘Jimbo’ Connors ha disputato 164 finali, vincendo 109 tornei, invece mentre Federer è attualmente fermo a 103 successi su 157 finali giocate.
Un altro primato riguarda il numero di tornei del Grande Slam: in questo momento Roger è in vetta con Rafa Nadal a quota 20 Slam con Nole Djokovic appena dietro a quota 18 ed è qui che per Federer Wimbledon è ritenuto l’obiettivo principale dichiarato per quest’anno.
Qualche settimana fa il suo allenatore Luthi aveva lasciato aperto qualche dubbio sulle condizioni di forma del proprio assistito e all’emittente svizzera SRF aveva detto: “Gli allenamenti in campo sono abbastanza intensi ma non riusciamo a farli con la frequenza di cui avrebbe bisogno in avvicinamento a un torneo, come preparazione atletica è un po’ indietro sulla tabella di marcia“.
Federer ha parlato recentemente delle sue attuali condizioni fisiche all’agenzia di stampa ‘EFE’ e si è mostrato particolarmente motivato affermando: “Sono molto emozionato, ho un gran desiderio di tornare e mi sento come un ragazzino pronto al rientro. Sento che il ginocchio destro sta rispondendo molto bene, il 2021 sarà un anno entusiasmante perché la normalità è sempre più vicina e questo è molto importante anche se è tutto molto difficile a causa del virus che da tempo colpisce tutti noi“.
Il fuoriclasse di Basilea oltre a Wimbledon insegue quest’anno ai Giochi Olimpici di Tokyo una storica medaglia d’oro dopo aver già fatto due memorabili prestazioni alle Olimpiadi: a Pechino 2008 dove ha conquistato l’oro nel doppio assieme al connazionale Stanislas Wawrinka e a Londra 2012 dove ha vinto la medaglia d’argento nel singolare perdendo in finale con Andy Murray.
Nicola Devoto