Roger Federer ha rilasciato un’intervista al quotidiano di Zurigo Sonntagszeitung svelando, fra le altre cose, la sua possibile programmazione per il 2020. Il calendario sembra molto vicino a quello del 2019: “Inizierò agli Australian Open, dopo l’esibizione con Rafael Nadal a Cape Town [il 7 febbraio]. Poi Dubai, Indian Wells, Bogotá, Miami, Roland Garros, Halle, Wimbledon, i Giochi Olimpici di Tokyo, Cincinnati, US Open, quindi la Laver Cup, Shanghái, Basilea e infine le Nitto ATP Finals, in caso di qualificazione”. Secondo i piani, Federer dovrebbe giocare solo un torneo su terra battuta, il Roland Garros, saltando i Master 1000 di Madrid e agli Internazionali Bnl d’Italia, dove quest’anno ha partecipato. Le speranze di vedere Federer a Roma sono poche, ma è anche vero che Federer anche nel 2019 ha deciso solo all’ultimo di competere al Foro Italico.
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Nella stessa intervista, Federer ha risposto nuovamente a una domanda sulla data del suo possibile ritiro: “Ovviamente i miei pensieri sul ritiro si stanno avvicinando“. Federer ha anche parlato del contratto che ha firmato lo scorso ottobre con il torneo di esibizione di Hangzhou (Cina) dove si è impegnato a giocare per cinque anni, fino al 2023: “Il fatto che abbia firmato per giocare fino al 2023 non significa che giocherò anche nel circuito Atp fino a quella data“, ha chiarito. “Posso continuare a giocare comunque a un buon livello e rendere felici molte persone anche dopo aver abbandonato le competizioni ufficiali”. Il n. 3 al mondo è sempre stato molto vago sulla data del suo ritiro: molto dipenderà dal suo rendimento nel 2020.