OLIMPIADI O SLAM? SCELTA DIFFICILE – Una delle domande più frequenti poste quest’anno a tennisti e tenniste è se preferirebbero vincere uno Slam o l’oro olimpico. Cosa preferirebbe vincere Roger Federer? “Abbastanza difficile rispondere. Il Grand Slam è una priorità assoluta per noi tennisti, questo è chiaro. Le Olimpiadi sono diverse. Se si perde la delusione è enorme, visto che si giocano una volta ogni quattro anni. Noi non siamo abituati alle Olimpiadi , siamo abituati a dire: ‘Wimbledon è andato storto, ci tentiamo l’anno prossimo’. Le Olimpiadi sono comunque importanti per me. Le guardavo molto, rimanevo impressionato dal basket: Michael Jordan, Shaquelle O’Neal o anche l’oro olimpico di Marc Rosset. C’è anche la mia personale esperienza: ho giocato a Sydney da adolescente e ho fatto le semifinali. Poi ho perso due volte , è stato davvero triste. Avevo la necessità di vincere una medaglia, era quasi come se ci fosse un vuoto dentro di me. Ma allo stesso tempo ho incontrato Mirka”.
“I GRANDI CAMPIONI MI HANNO ISPIRATO” – Senza dubbio grandissimi campioni sono stati fonte d’ispirazione per Roger e lui ne elenca alcuni che sono ormai leggendari : “ Michael Schumacher, Tiger Woods e Valentino Rossi, dai loro successi è nata la mia ispirazione. Oggi è molto entusiasmante incontrare persone interessanti e condividere dei momenti. Ad esempio agli Oscar , oppure nel campo dell’arte o della moda. Si incontrano persone totalmente diverse da quelle del tennis”.
“RITIRO? ASSOLUTAMENTE NO” – La carriera di King Roger è stata lunga e ricca di successi . Il pensiero del ritiro , però, è ancora ben lontano. “ Non sono mai arrivato al punto di dire: ‘Oh, questa potrebbe essere la fine’. Se ad inizio carriera è stato complicato abituarsi a viaggiare, oggi vivo il sogno in modo diverso, con la mia famiglia. Mi piace vedere quanti fan ho in qualsiasi parte del mondo, è una fonte di ispirazione e mi spinge a lavorare duramente. Mi piace scegliere i tornei in cui giocare. Prima non incontravi nemmeno il direttore del torneo, ora è diverso. Ciò che mi motiva è anche vivere momenti da brivido. Il desiderio di sperimentare ancora una volta cosa si prova nel vincere l’ottavo titolo a Wimbledon, sentirti dire le persone “ sono contento per te”.
“LA NUOVA GENERAZIONE È IN ARRIVO” – Il ricambio generazionale inizia a dare i primi segnali. Ma quanto si dovrà attendere per vedere un giovane occupare stabilmente i piani alti del ranking? “Alexander Zverev sta arrivando, ma penso che abbia bisogno ancora di un po’ di tempo. Ci sono tre a quattro giocatori in primo piano, il che è una buona cosa. L’anno scorso abbiamo visto che Kyrgios e Coric stavano arrivando. Ora Taylor Fritz e altri giovani americani. Zverev già l’anno scorso si sapeva che avrebbe potuto fare qualcosa, ma questi ragazzi necessitano di 1-2 anni per affermarsi”. Il grande scoglio da superare per i nuovi talenti sembra essere la parte mentale. A quando una completa maturazione? “ La questione è: sei pronto a lavorare sodo ogni giorno? Sei consapevole del fatto di dover essere un professionista 365 giorni all’anno? Sei disposto a star fuori un mese o tre mesi alla volta?”.
“UN FUTURO DA ALLENATORE? FORSE” – Del doman non v’è certezza. Roger guarda al post-carriera ed ancora non vede per sé un ruolo ben definito.”Non mi vedo necessariamente un allenatore di nuovo nel circuito. Ora molti allenatori allenano da 10 a 15 settimane. E’ qualcosa che potrei fare avendo figli? Sì, forse. Ma poi fra 20 anni sono un 54enne. E allora forse dico: ‘Questa è l’ultima cosa che voglio fare ora. Per ora voglio viaggiare per il mondo con mia moglie’. Però,i forse, sarei già nonno. In ogni caso potrei aiutare un ragazzo senza problemi, mi piace dare consigli, penso sia importante. Poi se raggiungi il terzo turno a Wimbledon e dici ‘va bene così’, allora dovresti smettere!”.
“SONO UN GRANDE FAN DI RAFA” – Rafael Nadal e Novak Djokovic, i suoi due grandi rivali. Per entrambi Roger nutre grande rispetto ed ammirazione, ma ammette che, tra i due, è Rafa quello “speciale”. “Djokovic è molto veloce, il che lo rende molto forte in tutti gli aspetti. C’è bisogno di uno sforzo particolare da parte di tutti per batterlo. È in buona forma fisicamente, mentalmente, ha anche famiglia e questo è molto importante. Può essere un aspetto stimolante della vita. Io nell’estate 2009 quando Mirka era incinta ho vinto Wimbledon e Parigi. Ma può essere anche una fonte di distrazione”. Infine su Rafa: “ Sono un suo grande fan semplicemente perchè è stato il più grande e più complicato avversario che abbia mai avuto. Perciò ho massimo rispetto per lui. Io sono l’ultima persona a pensare che non possa più vincere niente. So bene quanto è bravo”.