Matteo Berrettini conferma l’ottimo stato di forma e accede al secondo turno del Roland Garros, ottenendo con la vittoria su Andujar il terzo hurrà in carriera sui campi parigini.
Nonostante il successo, l’azzurro fa autocritica e analizza con lucidità l’andamento del match, sottolineando l’importanza di portare a casa partite pur senza esprimere il miglior tennis: “Mi sono sentito abbastanza in difficoltà in tutta la partita, anche se dopo il terzo set è andata un po’ meglio. Per fortuna sono stato bravo a tirarmi su con le mie armi migliori, servizio e diritto e a rimediare ad un match che si era complicato. Sono soddisfatto proprio di questo aspetto: è l’obiettivo che ci siamo posti con il il mio staff, vincere anche quando non gioco al massimo delle mie possibilità“.
Il 23enne romano, prossimo ad affrontare il norvegese Ruud al secondo ostacolo, parla delle tante aspettative createsi intorno a sé, forte della testa di serie n. 29 e del raggiugimento di due finali in stagione (di cui una vinta a Budapest): “Ovviamente c’è molta attenzione su di me, l’asticella si è alzata e c’è più tensione. Ma se vuoi arrivare sempre più in alto fa parte del gioco. Rispetto a un anno fa sono cresciuto nel tennis e nella mentalità. Infatti oggi sono stato lucido nei momenti importanti dell’incontro e di fronte c’era un avversario molto esperto. senza contare che il tennis al meglio dei cinque set e tutta un’altra cosa. Al momento sono focalizzato sul prossimo match, ma il tabellone lo guardo, certo“.