In un articolo sul sito dell’emittente americana, John McEnroe, Peter Bodo, Simon Cambers e Bonnie D. Ford, hanno risposto ad alcuni degli interrogativi che assillano le menti degli appassionati riguardo alla rivalità tra Roger Federer e Rafael Nadal e alla loro 39esima sfida di domani, la semifinale del Roland Garros 2019: in terra francese sarà il sesto incrocio, col maiorchino sempre vittorioso, dalla semifinale del 2005 alle finali del 2006, 2007, 2008 e 2011.
Cos’è più incredibile: il record dei 20 Grand Slam di Federer o gli 11 titoli al Roland Garros di Nadal?
John McEnroe (analista per Espn TV e 7 volte campione Major in singolare): Sono entrambi fantastici come risultati. Quello che Nadal ha fatto non ha precedenti e non potrò mai neanche immaginare di vederlo accadere di nuovo. Ma Federer in fondo è stato grandioso per tantissimo tempo. È stato competitivo in tutti i Grand Slam e su tutte le superfici per tanti anni. Quindi le cose sono molto vicine, ma direi che l’opera di Federer mi impressiona un po’ di più.
Peter Bodo (giornalista per Espn.com): Federer, che ha più Slam di tutti, detiene un record estremamente vario. Ha vinto 8 volte a Wimbledon, 5 volte consecutive dal 2004 al 2008 allo Us Open e 6 a Melbourne: poi un solo Roland Garros. Un dettaglio che spicca in tutto questo palmares. Perché uno solo? La risposta è ovvia: Nadal. Sulla terra battuta è il re, ha battuto Federer in tutte e cinque le occasioni a Parigi, dove ha uno storico di 91-2 che toglie il fiato. Mentre Federer passerà alla storia come il giocatore più versatile nella storia del nostro sport, non è difficile immaginare che uno come Nadal, Djokovic, o qualche altro giocatore in futuro possa agganciare e superare lo svizzero in questa particolare classifica. Può invece qualcuno credere che il record di Nadal venga sorpassato? Io non ci riesco: è il più encomiabile record nella storia del tennis.
Simon Cambers (collaboratore di Espn.com): Complicato scegliere. Il record di Nadal sembra uno scherzo e non verrà mai cancellato. Attenzione, dicemmo lo stesso quando Pete Sampras vinse il 14esimo Major, e ora invece è il quarto di tutti i tempi. Ma il risultato di Federer per me è pazzesco, e il modo in cui lo ha ottenuto lo rende ancora più grande, perché ha vinto tanti titoli, e su tutte le superfici. Il record di 11, forse 12 Open di Francia è ridicolo, ma perché è su un’unica superficie Federer lo supera.
Bonnie D. Ford (scrittrice del sito Espn): Sono riluttante nell’attribuire maggior peso ad uno dei traguardi. Ma se si chiede quale dei due non verrà mai superato è quello di Nadal. Ha superato anno dopo anno le sfide contro i giocatori più talentuosi e motivati al mondo. Ha fatto sembrare l’impresa di batterlo fisicamente e psicologicamente impossibile. Non solo per quello che fa nelle semifinali o nelle finali, ma per come gestisce le cose nelle fasi iniziali del tabellone, in modo da conservare le energie per i momenti decisivi del torneo.
Anche se non si affrontano sulla terra dal 2013 e in Francia dal 2011, Federer ha vinto gli ultimi cinque scontri diretti: può avere quindi un vantaggio anche su questa superficie dal punto di vista mentale?
McEnroe: Negli ultimi anni Federer ha avuto un vantaggio, perché ha saputo migliorare il suo gioco diventando più aggressivo, avvicinandosi alla rete per accorciare i punti. Questo ha spento il ritmo di Nadal e lo ha aiutato a vincere le ultime cinque partite. Dovrà farlo anche venerdì, ma sulla terra sarà ovviamente più impegnativo. Sarebbe un a 37 anni un traguardo straordinario, anche per lui. Perché deve tenere i punti più brevi e muoversi velocemente verso la rete, ma non è facile sulla terra, quando devi scivolare negli spostamenti. Figuriamoci farlo contro il maestro dei maestri su questi campi.
Bodo: Vantaggio psicologico per Federer? Direi che è più il caso di Nadal, che finalmente intravede la possibilità di ottenere una piccola vendetta. E chi potrebbe biasimarlo? È comprensibile che Federer si sia fatto vedere poco su terra negli ultimi tempi. La lezione che ha imparato dall’intervento al ginocchio nel 2016 e la conseguente pausa di sei mesi è che non puoi giocarle tutte se non ti aspetti di vincere almeno un buon numero di partite. Nell’evitare la terra battuta Federer ha evitato anche l’iberico, che è 23 a 15 nei precedenti, nonostante l’ultimo incontro sulla superficie risalga a Roma 2013. Nadal ha costruito il vantaggio nello storico con molti incontri su terra all’inzio della rivalità, è vero. A differenza di Federer spesso non è arrivato in fondo ai tornei su erba e cemento in modo da incontrarlo. Il recente 5-0 di Federer è meno intimidatorio di quanto possa invece funzionare come carburante per la psiche di Nadal.
Cambers: È la questione più interessante prima della partita questa. Perché sul veloce Federer ha reinventato il suo gioco grazie ad un piatto corde più ampio. La sua attitudine contro Nadal è cambiata, soprattutto in risposta, e il rovescio funziona due volte meglio rispetto a quando usava vincere tre Slam ogni anno. Federer dovrà giocare al suo meglio, chissà se riuscirà a ripetersi su terra, dove Nadal ha più tempo per recuperare sulla palla e i suoi colpi fanno più male. Nadal potrebbe addirittura giocare non al suo meglio e vincere. Per me vincerà lui.
Ford: Lascerei rispondere Federer. Martedì quando gli chiesero disse: ” Ci può sempre essere un’occasione chance”. È andato avanti dicendo che Nadal può essere non al meglio, può essere una giornata piovosa o ventosa. Come interpretarlo? Se Nadal fa Nadal, sul campo centrale del Roland Garros, non hai possibilità.
Dove si classifica la loro tra tutte le più grandi rivalità della storia del tennis?
McEnroe: È stata una lotta davvero fantastica. Molti si sono chiesti chi tra i due è il migliore e si è passati dall’uno all’altro, come me, molte volte. Ovunque hanno giocato più volte, ed è ironico pensare che solo così tardi nelle loro carriere Federer abbia capito come gestire il dritto mancino in top e il servizio esterno di Nadal da sinistra.
Bodo: La migliore rivalità del tenni rimane quella tra Martina Navratilova e Chris Evert, chiusasi 43-37 in favore della ceca. Questo record è improbabile che venga eclissato nella nostra era, anche se la rivalità tra Federer e Nadal ha delle caratteristiche molto simili che la identificano. A partire dal loro tremendo contrasto di stili, fino alla loro superfici preferite e alle loro personalità. Nel maschile, l’unica sfida capace di generare la stessa attesa è stata quella tra Sampras e Agassi. I numeri sono simili, Sampras finì per prevalere 20 a 14. Anche quella tra McEnroe e Connors ha significato tanto in quanto a contrasto di stili ed entrambi erano americani che si sfidavano in un momento in cui gli Stati Uniti dominavano il tennis mondiale: anche McEnroe prevalse 20-14.
Cambers: Siamo vicini, anche quelle tra Borg e MacEnroe, Connors e Lendl, furono fantastiche. Evert e Navratilova invece si sono incontrate 80 volte, di cui 61 nelle finali, pazzesco. Ma tra Federer e Nadal c’è di più: il contrasto di stili, l’artista contro il toro, l’attaccante contro il contrattaccante, anche se lo spagnolo è molto più di questo. Hanno tirato fuori il meglio l’uno dall’altro, come in tutte le grandi rivalità e anche se Nadal e Djokovic hanno giocato molte più volte, quella tra loro due rappresenta lo standard assoluto.
Ford: Sono cresciuta con Evert, Navratilova, Connors, Borg e McEnroe. Come scrittrice sono impazzita nelle sfide tra Agassi e Sampras. Guardare le loro parabole nel corso degli anni è stato elettrizzante ed avvincente. Ma globalmente, socialmente e culturalmente questi due hanno portato il tennis ad un altro livello. Chiedi ad ogni fan sfegatato del nostro sport chi è il loro riferimento ed avrai una risposta quasi immediata. Sono abbastanza anziana da ricordare quando nel mio quartiere bisognava scegliere tra Rolling Stones e Beatles. È esattamente come questo.
Qual è il vostro ricordo preferito della rivalità?
McEnroe: Il mio è quello di essere stato parte, commentando, della loro memorabile sfida a Wimbledon nel 2008. Abbiamo avuto stili e personalità contrastanti, nel modo in cui giocavano ed esprimevano loro stessi, tutto questo è accaduto all’All England Club. Sembrava non potessero spingersi oltre e tutto è terminato nella maniera in cui nessuno si aspettava, con Rafa dimostatosi capace di venirne fuori alla lunga distanza nel quinto set, vincendo 6-4 6-4 6-7(5) 6-7(8) 9-7. È la più bella cosa che abbia mai visto tra i due.
Bodo: Nel maggio 2006, ci fu una delle più belle partite della storia del tennis, nella finale di Roma. Nadal vinse 6-7(0) 7-6(5) 6-4 2-6 7-6(5). Entrambi erano in tabellone il giorno dopo ad Amburgo e decidettero di non prenderne parte dopo quella maratona. Si sono presentati con gli organizzatori per l’annuncio, erano distrutti ma anche orgogliosi. Sono stati accolti come eroi. Non averli è stato un durissimo colpo per il torneo, questo ha convinto l’Atp ad adottare il formato dei due set su tre nelle finali dei Masters.
Cambers: Sarebbe troppo facile dire Wimbledon 2008, ma se possibile ne scelgo due. Una quando Nadal produsse la sua prestazione più dominante in tutta la carriera, demolendo Federer per 6-1 6-3 6-0 in finale sul Philippe Chatrier. La seconda è invece la finale degli Australian Open 2017, quando vinse Federer. La prima fu un vero massacro, la seconda invece la dimostrazione del nuovo Federer, quando attaccava col suo rovescio e per negare la vittoria a Nadal rimontò nel quinto set,
Ford: Bisogna guardare sicuramente quella che è la loro sfida più interessante:
Per quale colpo dell’avversario dovranno prepararsi i due?
McEnroe: Per Federer, sarà quel rovescio di Nadal che salta molto alto. Sa bene che punterà su quel colpo ed è questione di come provvederà ad affrontarlo. Per lo spagnolo sarà invece il servizio dell’avversario. Nadal ha scelto nel torneo di stare molto lontano dalla riga, ma continuerà a farlo sapendo che Federer verrà avanti cercando di tagliar fuori la sua risposta oppure starà più vicino cercando di variare? Sarà interessante vedere chi dei due si applicherà e sarà più efficace nel fare quello che serve per vincere la partita.
Bodo: Nadal dovrà costruire il suo gioco in risposta contro il magnifico servizio di Federer. Non è neanche tra i primi 5 in quanto a ace, ma è il numero 2 quando si tratta di convertire i punti con la prima, ne ha bisogno per la sua precisione, il suo posizionamento e la sua varietà di gioco. Lo spagnolo, se riuscirà a leggere quel servizio e prendere il controllo di un numero ragionevole di punti grazie alla risposta cercherà invece di spingerlo dietro, di costringerlo a scambi da fondo campo. Il dritto di Nadal è un colpo unico, non c’è mai stato nulla di simile che spingesse fuori dal campo un avversario quanto il suo colpo mancino giocato in puro top. Restare dietro la riga di fondo negli scambi con Nadal capace di colpire col diritto costantemente è la vera ricetta per un disastro. Federer potrebbe dover giocare obbligatoriamente attaccando il diritto dell’avversario, per sperare di spingerlo a sua volta fuori aprendo il campo.
Cambers: Federer si preparerà soprattutto per il servizio esterno da sinistra di Nadal. Negli anni passati Federer ha avuto la colpa di rispondere troppo spesso in slice permettendo all’avversario di impattare subito col diritto. Ora sta colpendo meglio col rovescio e dovrà utilizzarlo. Nadal invece starà attento al serve & volley di Federer, si preparerà alle sue discese a rete. Questa potrebbe essere una delle chiavi del match, se il maiorchino risponderà da lontano come spesso fa potrebbe essere un’arma pericolosa nelle mani di Federer: incisiva soprattutto nel servizio da destra verso il colpo bimane di Nadal.
Ford: Le variazioni e i punti ben costruiti saranno la chiave per Federer. Per citarlo, deve giocare senza paura, per affrontare il top spin di Nadal.
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A che ora giocano che un rosario posso dedicarlo
Raffaella Di Rivombrosa a chi??
Roger