Roger Federer torna in semifinale al Roland Garros, a sette anni dall’ultima volta, battendo in quattro set il connazionale Wawrinka.
L’attuale n. 3 del mondo, in conferenza stampa, ha espresso soddisfazione per il percorso compiuto fin qui, mostrandosi pronto per affrontare la 39esima sfida a Nadal. Non era facile immaginare una scalata così perentoria e sicura, dopo la prolungata astinenza dal rosso, eppure il 20 volte campione Slam sembra essersi trovato a suo agio, sfoderando prestazioni sempre più convicenti: “Sono davvero felice di questo traguardo raggiunto, è fantastico poter tornare a giocare la semifinale di un torneo dello Slam, non succedeva da più di un anno, in questo modo ho di gran lunga superato le mie aspettative. Sarà fantastico dopo parecchi anni tornare a giocare la semifinale qui, specialmente contro Rafa. Ho vinto cinque partite e sono felice di affrontarlo perché se non avessi voluto, non avrei giocato la stagione su terra ed è questa mentalità che mi ha aiutato fino ad ora. In questi giorni mi allenerò con un mancino visto che durante il torneo ho giocato solo con destri ed appunto è qualcosa di completamente diverso: la palla ti arriva in modo diverso, lo spin cambia e bisogna abituarsi velocemente. Il mio pensiero è che c’è sempre l’opportunità di sconfiggere qualsiasi giocatore altrimenti nessuno verrebbe negli stadi perché il risultato sarebbe scontato“.
Stato d’animo comunque positivo per Wawrinka, che nonostante la sconfitta può dirsi gratificato per il buon risultato ottenuto a Parigi. Il tennista di Losanna, da lunedì prossimo di nuovo in top 20, si compiace del torneo disputato, guardando con ottimismo al futuro: “Sono più felice che dispiaciuto del match con Roger, ho dato tutto per tornare al mio livello e so che sono a buon punto. Ho vissuto gli ultimi anni nelle retrovie del ranking, adesso mi godo quello che ho fatto qui, con una classifica certamente migliore. In generale è stato un torneo ottimo, ho giocato bene fin dall’inizio e la mia fiducia cresceva di partita in partita. L’importante è che il mio fisico sia tornato ad essere ok, ho giocato il mio match più lungo in carriera con Tsitsipas e anche con Federer è stata una bella battaglia, questo significa che ho lavorato bene“.