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Rublev è campione di un non memorabile Masters 1000 di Madrid 2024

È stata un’edizione 2024 del Masters 1000 di Madrid lato maschile che ricorderemo soprattutto per la sfortuna e per la pochezza di partite, belle e non, ma alla fine il campione è Andrey Rublev, ed è ciò che rimarrà nell’albo d’oro. Dopo quasi 3 ore di gioco il numero 6 del ranking ha superato in finale Felix Auger-Aliassime con il punteggio di 4-6 7-5 7-5, conquistando il suo secondo titolo “1000” dopo quello vinto a Montecarlo lo scorso anno. Un torneo in cui Auger-Aliassime ha usufruito di tre ritiri da parte dei suoi avversari. Due a partita in corso, con Jakub Mensik al terzo turno e con Jiri Lehecka (dopo 6 game) in semifinale, e uno senza scendere in campo, con Jannik Sinner nei quarti di finale. Il merito del canadese sta nell’aver eliminato agli ottavi Casper Ruud, finalista a Montecarlo e campione a Barcellona. Per Rublev è invece una rivincita e una gran soddisfazione dopo un periodo di eliminazioni precoci, seguite alla squalifica subìta nella semifinale dell’ATP 500 di Dubai.

Una partita piuttosto monotona, in linea con il tipo di gioco dei due, e non molto entusiasmante, niente a che vedere con la finale femminile giocata sabato tra Iga Swiatek e Aryna Sabalenka. Negli scambi Rublev si è dimostrato superiore, soprattutto a causa delle difficoltà di Auger-Aliassime con il rovescio, e dopo un inizio nel quale il russo era un po’ boccheggiante, forse a causa del raffreddore, il match è presto cambiato. Durante il terzo set Felix ha iniziato a farsi trattare dal fisioterapista nei cambi di campo, forse per degli accenni di crampi, e da quel momento l’unico modo per lui di rimanere a galla è rimasto il servizio, finché sul 5-6 due doppi falli, di cui uno sul match point, non lo hanno condannato.

Jacopo Canonico

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