Dopo le critiche alle modalità di sospensione della stagione operate dall’ATP, Diego Schwartzman torna a parlare dell’attuale situazione che il tennis si trova a dover fronteggiare e lo fa attraverso un’intervista al portale argenitino La Nación, dove indica anche i suoi programmi per il futuro, emergenza permettendo.
“Si è stata creata una situazione di paura generalizzata, senza essere riusciti a capire molto bene come era realmente la situazione dei contagio o come potevano essere prevenuti. Tutto è sfociato in questa soluzione, che purtroppo è complicata. La cosa principale resta la salute di tutti. È un momento delicato e bisogna capire che il modo per risolverlo è quello di aiutare un po’ tutti. Devi prenderti cura di te stesso e seguire tutti i consigli dei professionisti, devi impedire al coronavirus di contagiare gli anziani in Argentina”, ha detto l’attuale numero 13 del mondo.
L’argentino si è poi soffermato nuovamente sulla comunicazione dell’ATP di rinviare il torneo di Indian Wells all’ultimo minuto: “Non mi è piaciuto. Sono atterrato a Los Angeles domenica e ho scoperto che era stato cancellato solo dai messaggi di Facundo Lugones (allenatore di Cameron Norrie) e Federico Coria. Pensavo che mi stessero facendo uno scherzo. Ma poi ho visto una e-mail che era solo in inglese, non era in diverse lingue, e il titolo era molto generico, qualcosa come “notifica dell’ATP”. Molte volte quelle e-mail non hanno informazioni così importanti. Questo è stato il modo di comunicarci che un evento di quella portata era stato sospeso. Questo è ciò che mi ha fatto arrabbiare, perché la decisione di sospenderlo è stata la più sensata. La sospensione totale va bene, perché ci sono molti atleti che sono affetti dal virus e possono infettare gli altri”.
Una delle questioni più spinose, adesso, è quella di capire come evolverà il ranking ATP: congelare eccezionalmente le classifiche o scalarli come da regolamento? Per Schwartzman non ci sono dubbi: “Proprio come i tornei che sono stati sospesi, anche la classifica dovrebbe essere congelata fino a nuovo avviso. Dovrebbe essere congelata o una via di mezzo, la verità è che non lo so. È una decisione difficile”. Queste saranno decisioni dell’ATP, ma intanto l’argentino deve pensare a cosa fare in questi mesi, in cui non ci saranno tornei: “Stiamo vedendo cosa poter fare con il mio team. Credo che faremo finta che l’anno non è stato avviato e preparare una nuova preseason di tre o quattro settimane. Dobbiamo pensare che sarà un po’ più corta del normale e dovremo adattarci”.
Schwartzman è anche molto amico del calciatore argentino e della Juventus Paulo Dybala, costretto a rimanere a Torino dopo che un suo compagno di squadra, Daniele Rugani, è stato trovato positivo al Coronavirus: “Abbiamo parlato molto poco. So quello che sanno tutti, ossia che sono in quarantena, in Italia. Un suo compagno di squadra è stato trovato positivo e penso che nel fine settimana abbiano controllato l’intera squadra, ma stavano tutti bene”.