Sconfitta per Lorenzo Musetti nel secondo turno dell’ATP 250 di Marsiglia

Tomas Machac sconfigge il carrarino con il punteggio di 6-3 6-2

Secondo turno fatale per Lorenzo Musetti al 250 di Marsiglia, sconfitto dal 23enne ceco Tomas Machac che si impone col punteggio di 6-3 6-2 in 1 ora e 23 minuti di gioco. Onestamente non è una gran sorpresa la vittoria del tennista n° 66 del mondo, dato che le superfici veloci sono il suo terreno di caccia preferito. Nel primo set comincia a servire Tomas, con un buon Lorenzo che nel terzo game porta l’avversario ai vantaggi, senza tuttavia riuscire ad ottenere alcuna palla break. L’equilibrio si spezza al sesto gioco quando il ceco si porta a palla game, giocando molto aggressivo e sfruttando il servizio non impeccabile di Lorenzo. Un drop shot senza tanta logica e manualità, consente a Tomas di strappare a rete il break poi rivelatosi decisivo e portarsi sul 4-2 in suo favore. Il Muso reagisce, porta Machac ai vantaggi ma uno splendido dritto all’incrocio di Tomas e un errore in lunghezza di Lorenzo consegnano il 5-2 all’avversario. Il toscano vince il classico game interlocutorio portandosi sul 5-3, ma il ceco, aiutato dal servizio e da un imprendibile lungolinea di rovescio di pregevolissima fattura, si aggiudica il primo set per 6-3 in 46 minuti.

Machac upsets Musetti to reach quarter-finals - Tennis Majors

Il secondo set inizia con Lorenzo al servizio che sulla scia negativa del parziale appena perso, subisce subito il break. L’azzurro oggi non è remissivo, si porta sul 30-40, ottenendo il controbreak con un passantone alla Musetti. Tuttavia il servizio continua a non essere impeccabile e con tanti meriti ancora del ceco, Tomas arriva a palla break con un passante che costringe Lorenzo ad una volee bassa di rovescio ad altissimo coefficiente di difficoltà, naturalmente fallita. Sul punto successivo, il ceco si porta in attacco al termine di uno scambio iniziato dalla seconda di servizio e chiude il game con uno smash al volo vincente: 2-1. Lorenzo non demorde e arriva allo 0-40 grazie anche agli errori non forzati dell’avversario. Sembra fatta, tuttavia il classe 2000 annulla le tre opportunità di break con uno scambio ravvicinato a rete, un attacco vincente sul rovescio dell’italiano e un passante fuori misura di Lorenzo. Sulla parità Musetti sbaglia ancora di rovescio, un lungolinea in questo caso, mentre il ceco realizza un quanto mai provvidenziale ace: 3-1. Sull’onda della nuova cocente delusione, Lorenzo perde ancora il servizio e si ritrova in un batter d’occhio sotto di 4-1. L’azzurro si riprende, lotta ancora, e riesce a riportarsi a palla break con un fantastico lungolinea di rovescio prima ed un eccezionale passante sempre di rovescio a seguire, ma il nativo di Beroun con due ace e un servizio vincente spegne le residue speranze italiane, issandosi sul 5-1. Lorenzo ottiene con facilità il 5-2, con il ceco già proiettato al suo game di battuta: ottenuto con rapidità il 40-0 grazie anche a due ace, il tennista dell’Est applica alla perfezione il classico schema servizio – dritto, aggiudicandosi con merito l’incontro con il definitivo punteggio di 6-2.

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La partita è stata bella: Musetti ha estratto dal cilindro i suoi soliti colpi di magia mentre Machac ha reso vivacissimo il match presentandosi a rete ad ogni occasione propizia, interpretando il match in spinta continua ed in chiave super aggressiva. Perché Lorenzo ha perso? Forse andrò controcorrente, ma non si può dire che l’italiano abbia giocato male, tutt’altro, a mio avviso meglio che nella vittoria ottenuta con Marterer, essendo Machac un avversario di differente caratura. Il nostro classe 2002 è sceso in campo, concentrato, sereno, volitivo, piedi quasi sulla linea di fondo, mobile e reattivo. Ha perso semplicemente perché l’avversario ha giocato molto bene, e soprattutto servendo meglio dell’azzurro, e si sa quanto conti questo fondamentale sulle superfici veloci. Machac ha servito con il 68% di prime in campo con una resa del 64% di punti ottenuti, mentre Musetti ha servito solo col 61% di prime, ottenendo appena il 60% dei punti a suo favore. Sulla seconda il divario è stato ancora più ampio, con il 57% dei punti a favore del ceco contro il 38% di quelli ad appannaggio dell’italiano. Il computo delle palle break riassume molto bene il gap in tal senso: quattro su cinque convertite da Machac, una su sei converita da Lorenzo. Il ceco, che ha giocato praticamente con i piedi dentro al campo, ha approfittato della relativa debolezza del toscano al servizio per metterlo sotto pressione ad ogni occasione, mentre grazie alla sua battuta più incisiva si è levato dagli impicci quando si è trovato in difficoltà, ed i 6 ace da lui ottenuti, alcuni dei quali nei momenti decisivi del match, ne sono la perfetta testimonianza. Nonostante abbia letto molti commenti opposti al mio giudizio, secondo me Lorenzo non esce malissimo da questo match, nonostante il risultato sembri molto netto e punitivo. Il Muso le occasioni le ha avute, non è riuscito a coglierle, mentre Tomas ha sfruttato molto bene quelle a sua disposizione. Il servizio oggi ha fatto la differenza, sia nel bene e che nel male: lì deve lavorare ancora tanto il nostro talentuoso carrarino.

 

Di Roberto “ItalyFirst” Eusebi

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