Vasek Pospisil ha perso il controllo nel corso del match di primo turno del Masters 1000 di Miami. Il tennista canadese, sul finire del primo set contro l’americano McDonald, ha ricevuto un penalty point che lo ha letteralmente destabilizzato, con annesso lancio di racchetta e pallina, oltre ai consueti improperi nei confronti del giudice di sedia.
La rabbia furente dell’ex n. 25 del mondo è poi deflagrata, tirando in ballo l’attuale presidente dell’Atp Gaudenzi: “Ieri per un’ora e mezza il capo dell’Atp ha alzato la voce contro di me perché cercavo di unire i giocatori. Per un’ora e mezza! Il leader dell’Atp! Portamelo qui, portamelo qui!“. In serata sono arrivate le scuse del 30enne canadese, che su Twitter ha voluto stemperare i toni aggressivi e accusatori tenuti verso l’ufficiale di gara Arnaud Gabas: “Voglio scusarmi sinceramente per il mio comportamento sul campo di Miami oggi. Ho mancato di rispetto al gioco che amo e per questo mi dispiace davvero. A titolo di spiegazione, ieri sera mi sono sentito profondamente innervosito durante un incontro tra giocatori e dirigenti Atp, e ho sottovalutato il prezzo che quelle emozioni mi hanno preso fino a quando non sono entrato in campo oggi. Ancora una volta, mi dispiace per il mio comportamento in campo e per il linguaggio che ho usato“.
Per il momento la questione sembra essere stata archiviata in questo modo, ma resta da capire se ci sarà una replica ufficiale da parte del dirigente italiano e di tutta l’Associazione.