Sono passati cinque anni dalla prima sfida, disputata nel Challenger di Alicante, della più entusiasmante rivalità che il tennis abbia generato di recente, tra due protagonisti del presente e del futuro di questo sport. In un’inconsueta giornata parigina soleggiata, sul Philippe Chatrier, la parte bassa del tabellone maschile ha posto di fronte per la terza volta in uno Slam Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Entrambi hanno ceduto solo un set nel percorso che gli ha permesso di raggiungere la semifinale del Roland Garros, torneo in cui sono giunti accompagnati da una velata incertezza legata ai problemi fisici che sono sembrati finora ampiamente superati.
Il match si è aperto con un game ai vantaggi culminato con il break di Sinner, che ha insistito sulla diagonale sinistra e si è dimostrato incisivo in risposta, a differenza di Carlos che ha commesso due errori irreparabili di dritto. Consolidato il vantaggio sul 2-0 senza concedere un punto, il nuovo numero uno del ranking ha tolto nuovamente il servizio al nativo di Murcia, impotente dinanzi al dominio a fondocampo dell’azzurro, ed è avanzato 4-0. Alcaraz è riuscito a recuperare un break nel sesto game ma successivamente ha ceduto la battuta per la terza volta, agevolando la conquista del primo set di Sinner con il punteggio di 6-2.
Il secondo parziale è stato caratterizzato dalla stessa partenza del precedente: break conseguito ai vantaggio da Sinner che si è rapidamente issato sul 2-0. A ciò si è avvicendata la reazione del classe 2003, che ha ristabilito la parità approfittando della carenza di prime di Jannik e poi messo a segno altri tre game consecutivi, allungando 5-2. Lo spagnolo ha mostrato tutta la propria versatilità e solidità mentale, non subendo contraccolpi in seguito al travolgente avvio di Sinner e incassando 6-3 il set. Nel terzo si sono susseguiti molti capovolgimenti a partire dal terzo game, in cui Alcaraz ha guadagnato un break suggellato da un passante di rovescio straordinario. L’azzurro ha replicato con un immediato controbreak e annullando quattro palle break nel prolungato quinto game. Sul 3-2 ha spinto il piede sull’acceleratore e alla terza chance, con una risposta di rovescio fantascientifica, ha costretto Alcaraz a capitolare in battuta, salendo 5-2.
Sinner si è dimostrato molto lucido e coraggioso nei seguenti turni al servizio, che lo ha aiutato a concludere 6-3 il terzo set in una fase in cui inizialmente ha dato l’impressione di soffrire dal punto di vista fisico, chiedendo anche l’intervento del fisioterapista per un presunto problema all’avambraccio destro. Nel quarto l’equilibrio si è protratto fino al nono game. Sul 4-5 30-15, l’altoatesino ha pagato a caro prezzo uno smash a rimbalzo agevole terminato in corridoio, che lo ha condizionato nei punti successivi persi che hanno indirizzato il match al quinto. Nel set decisivo non è bastata una palla corta di Sinner per cancellare una palla break nel secondo game, poiché grazie a un sensazionale passante Alcaraz è giunto sul 2-0 e sempre più dominante sul 3-0. Lo spagnolo da qui alla fine ha avuto sempre bisogno dei vantaggi per vincere i propri turni al servizio che gli hanno spalancato le porte della sua terza finale Slam, dopo una battaglia di quattro ore e nove minuti in cui ha trionfato 2-6 6-3 3-6 6-4 6-3.
Alcaraz ha vinto la sua decima partita su undici al quinto set e ha così raggiunto una finale Slam in ogni superficie, dopo quelle disputate agli Us Open nel 2022 a Wimbledon nel 2023. Attende all’ultimo atto del torneo il vincete della seconda semifinale che vedrà opposti Alexander Zverev e Casper Ruud.