Severin Luthi lancia l’allarme: “Federer è ancora indietro fisicamente”

Preoccupazione sulla condizione fisica dello svizzero. Parigi in dubbio?

Era il 30 gennaio 2020 quando in semifinale agli Australian Open, piuttosto malconcio fisicamente, Roger Federer si arrese tre set a zero a Novak Djokovic. Da quel giorno sostanzialmente lo svizzero non si è più visto tranne che per le due partite giocate lo scorso marzo a Doha. Due partite lottate di cui una vinta 7-5 al terzo contro Evans e la seconda persa 7-5 al terzo contro Basilashvili. Tutto sommato due partite accettabili per una quasi 40enne fermo da più di un anno, ma quello che non torna è il perchè Federer non abbia più giocato dopo. Carenza di motivazioni? problemi fisici? la paura di non essere competitivo e rischiare brutte figure? chissà… Roger dovrebbe tornare nel torneo 250 di Ginevra che inizia il 16 maggio e dopo giocare il Roland Garros. Strane scelte ad esser sinceri. Tornare per giocare Parigi sembra un azzardo dato che è un torneo che già alcuni anni fa saltava per scelta ed è difficile credere che lo svizzero possa essere competitivo sul rosso dopo tutti questi mesi di stop.

Ad alimentare i dubbi ci ha pensato anche il suo storico allenatore Severin Luthi in una recentissima intervista ad una emittente svizzera: “Federer è ancora indietro fisicamente” questo avrebbe dichiarato, aggiungendo poi “Roger presenta alcuni deficit e su questo dobbiamo lavorare. Gli allenamenti sono piuttosto intensi, ma non riusciamo ad allenarci con la frequenza di cui avrebbe bisogno prima dei tornei“. Parole che non fanno presagire a nulla di buono ed anzi gettano nel panico i tifosi dello svizzero che credono ancora in un happy ending magari sull’erba di Wimbledon.

Ecco Wimbledon quello è il vero obiettivo di Federer, insieme alle Olimpiadi. A Wimbledon c’è un conto in sospeso da saldare. Quei due incredibili match point non sfruttati in finale con il servizio a disposizione sul 8-7 40-15 del quinto set quando il pubblico attorno già festeggiava la sua vittoria. Wimbledon per le condizioni di gioco rapide che esaltano il servizio sembra essere il torneo a cui Federer sta puntando. Mancano esattamente due mesi all’inizio del torneo: riuscirà Federer a presentarsi in ottime condizioni per tentare di vincerlo? Bisogna essere onesti e considerare che, per quanto stiamo parlando di Roger Federer, è un’impresa che sembra ai limiti dell’impossibile. Va considerato che lo svizzero ha quasi 40 anni, non gioca sostanzialmente da 15 mesi e ha avuto due operazioni alle ginocchia. Possibile che possa far bene, che possa fare un buon risultato, ma credere che possa vincere sembra più un atto di fede dei suoi tifosi che non la realtà e detto sinceramente, sperando di non urtare la suscettibilità dei tifosi dello svizzero, non sapremmo se una vittoria a Wimbledon di un un quasi 40enne che nell’ultimo anno e mezzo non ha praticamente giocato sarebbe un grande spot per il tennis maschile.

La buona notizia per lo svizzero è che nonostante non giochi da così tanto tempo rimane comunque nella top 10 ad un saldo numero 8 del ranking, cosa che può senz’altro favorirlo negli slam. Questo grazie alla pandemia e grazie a questo cervellotico ranking simil-biennale. Difficile che possa servire a molto in realtà, quello che conta è come starà lui e in che conidizioni fisiche si presenterà.

Aspettiamo di vederlo in campo per capire la reale condizione fisica del campionissimo classe 1981. Di certo queste dichiarazioni di Luthi non fanno ben sperare e non sarebbe così sorprendente se arrivassero altri forfait. Per il momento la data da segnarsi sul calendario è il 16 maggio, data di inizio di Ginevra.

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