Severin Luthi è da tempo uno degli uomini più vicini a Roger Federer, nonché il suo primo tifoso. Alla vigilia della partita d’esordio del campione elvetico ad Indian Wells, ha rilasciato un’intervista al magazine Tages Anzeiger, dove ha rivelato una serie di particolari che riguardano il suo rapporto con il giocatore: “So di cosa è capace e so cosa può dare ancora al tennis. Mi sorprende sempre. Sicuramente vorrà raggiungere i 109 titoli di Connors, non dico che non si fermerà prima del record, ma arrivarci sarebbe davvero fantastico”. Severin è ovviamente molto vicino anche a tutti i membri della famiglia di Roger. A proposito della moglie Mirka non ha nascosto di provare un profondo affetto: “Cerco di comportarmi da vero amico e se dovessero esserci dei problemi, per esempio se dovesse chiedermi di aiutare i suoi figli lo farei senza problemi”. Luthi e il fisioterapista personale di Federer, Pierre Paganini, sono sempre stati all’interno del team del campione di Basilea, anche quando in circolazione giravano campioni del calibro di Edberg o lo stesso Ljubicic:“Sono sempre stato bravo ad adattarmi, lo seguo dal 2007, per me già era un sogno lavorare con lui, sicuramente non pensavo saremmo durati così tanto assieme”.
Luthi ha poi parlato della longevità sportiva dell’elvetico: “Per vent’anni ha mantenuto sempre lo stesso entusiasmo verso la pratica di questo sport. E’ un tipo molto equilibrato, che rende ogni allenamento divertente. Spesso prova dei colpi impossibili oppure imita qualche suo collega illustre. Porta rispetto per tutti, per ciò che fa e nei confronti di chi collabora con lui. Penso proprio che lo stop di sei mesi lo abbia aiutato e probabilmente gli abbia permesso di allungare la carriera. Sa ascoltare e accettare le critiche. Merito dei genitori che hanno saputo crescerlo circondandolo di positività”. Secondo Luthi, sotto un profilo eminentemente tecnico, il cambio di racchetta, deciso di recente da Roger, ha influito nel miglioramento del rovescio e della risposta al servizio. Infine, Severin ha affermato che uno dei momenti più entusiasmanti vissuti insieme a Federer sia stato proprio a Melbourne, nel 2017: “Il successo più grande che abbiamo raggiunto è stato sicuramente agli Australian Open del 2017, in quanto Roger veniva da un periodo un po’ così, non proprio entusiasmante. A Novembre però, due mesi prima del torneo, gli dissi: “Stai giocando talmente bene che potresti vincere a Melbourne.”