Severin Luthi si è espresso ai microfoni della rivista svizzera Watson in merito alle difficoltà che Roger Federer ha incontrato quest’anno nel tornare al n.1 del mondo. L’attuale capitano della selezione elvetica di Coppa Davis ha fatto il punto sulla stagione del suo assisito, vincitore di due Slam e un invidiabile bottino di Masters 1000 e Atp 500.
“Roger aveva bisogno di lavorare molto sul campo, ma essendo fresco e pronto mentalmente è diventato tutto più semplice. Sicuramente l’ottima partenza in Australia lo ha aiutato molto e aggiungerei che anche il pessimo stato di forma di alcuni big ha in qualche modo influito sul rendimento di Nadal e di Federer“.
Severin Luthi ha poi parlato dell’obiettivo n.1 ancora vivo, ma difficilmente raggiungibile: “Quando sei un campione vuoi sempre essere il n.1 delle classifiche, ancora di più quando hai 36 anni, ma arriva un momento della carriera in cui non riesci a lottare per vincere ogni torneo e raggiungere tutti gli obiettivi“.
Il coach di Roger Federer si sofferma sulle sue possibilità nella prossima stagione e analizza le difficoltà nel giocare su terra battuta: “Quest’anno dopo aver trionfato ad Indian Wells e Miami era prevedibile che Roger avrebbe saltato i tornei su terra rossa. Ha bisogno di alcune pause durante il corso della stagione, tutto ciò è normale alla sua età. Sono passati due anni dall’ultima apparizione di Federer in un torneo su terra, può diventare un fattore, ma evidentemente è una superficie che può creare problemi. Nel 2018 cercheremo di scegliere i tornei che più si addicono alle condizioni psico-fisiche di Roger; è importante giocare abbastanza tornei, ma è chiaro che decideremo con cautela e ponderazione“.
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A noi basta vederti giocare ci dai gioia vero tennis di classe
Era difficile anche prima vincere ogni torneo