Roger Federer def. Novak Djokovic – 6-4 6-4
Uno stratosferico Roger Federer elimina Novak Djokovic con un doppio 6-4, in un’ora e 37 minuti, nella semifinale del Shanghai Rolex Masters, uno dei tre Master 1000, l’unico sul cemento, che mancano nella bacheca dell’immenso tennista elvetico.
Djokovic esce sconfitto nettamente nello scontro con Federer, merito di una prestazione eccellente dello svizzero, che è sembrato essere quello dei tempi migliori, tradito dal dritto che solitamente non soffre di problemi, causando così la prima sconfitta autunnale del serbo da Bercy del 2012.
Djokovic sceglie di servire e nel primo gioco, subito colpisce Federer mirando al corpo in uno smash, senza tuttavia volerlo colpire appositamente. Roger rischia nel secondo game di servizio, senza concedere palla break, ma è costretto ai vantaggi per tenere la battuta. Due giochi rapidi il terzo e il quarto, fino al terzo game di battuta di Djokovic, in cui il serbo concede due palle break. La prima è annullata, ma sulla seconda Federer è straordinario ed è 3-2 e servizio Roger. Lo svizzero è poi costretto ad annullare un’opportunità del contro break a Nole, per poi chiudere agevolmente il parziale per il 6-4 finale.
Secondo parziale che si apre ancora come si era chiuso il primo: Roger Federer. Il numero tre del tabellone sfrutta la seconda di due palle break concesse da Djokovic e si porta a condurre subito. I games successivi scivolano via rapidi fino al quinto, in cui Nole annulla quattro palle break a Federer, ma riesce a tenere il servizio. Non servirà a nulla, perchè Federer non concederà più occasioni a Djokovic: 6-4 e la seconda finale a Shanghai è servita.
Un Roger Federer mai visto negli ultimi anni, che ha dominato in lungo e in largo un Djokovic abbastanza sottotono, ma dal solito orgoglio che gli ha permesso di giocarsela fino alla fine, nonostante lo stato di grazia dello svizzero, in un’incredibile condizione. Solido al servizio e profondo nei colpi, Federer ha messo in scena un vero e proprio show, dal primo all’ultimo punto, senza mai andare in difficoltà. Ora per Roger, l’ostacolo Gilles Simon, che nella prima semifinale di oggi ha sconfitto Feliciano Lopez, di cui vi raccontiamo qui sotto.
Gilles Simon def. Feliciano Lopez – 6-2 7-6(1)
Il migliore Gilles Simon degli ultimi anni ha messo in piedi un match mostruoso nella prima semifinale del Master 1000 di Shanghai. Il francese ha polverizzato lo spagnolo Feliciano Lopez, con il punteggio di 6-2 7-6(1) in un’ora e venti minuti, staccando così il pass per la sua prima finale nel torneo asiatico. Da notare che ‘Gilou’, 30 anni il 27 dicembre, non raggiungeva una finale in un Master Mille dal lontano 2008, a Madrid, dove era stato sconfitto da Andy Murray. Grazie a questo successo, il tennista di Nizza sale alla 19esima posizione del ranking ATP e la possibilità di vincere il torneo più importante della sua carriera, il 12esimo in totale.
Simon è stato letteralmente perfetto ai turni di servizio, dove ha concesso appena 6 punti all’avversario in tutto l’incontro (3 per set), con il 97% di punti vinti con la prima di servizio (97%) e il 71% con la seconda battuta. Ciò che però ha sbalordito del francese è stata la straordinaria facilità nel riuscire ad ogni colpo, sia in uscita dal servizio, che partendo alla risposta, dove ha praticamente giocato al gatto col topo contro un Lopez sempre più nervoso e costretto a remare da una parte all’altra del campo. Per Feliciano non si possono imputare troppe colpe: sfumato un insostenibile primo set, nel secondo parziale lo spagnolo ha fatto un piccolo miracolo per restare a galla fino alla fine, salvando due palle break in un interminabile terzo game sull’1 pari e poi, sul 5-5 e 30 pari, è riuscito a garantirsi il tie-break salvando una situazione complicata grazie al servizio. Forse Lopez avrebbe potuto essere più aggressivo dal fondo, cercando il vincente in modo da chiudere gli scambi quasi sempre terminati a favore dell’avversario, oggi particolarmente impeccabile anche in difesa. Lo spagnolo ha giocato troppo il back, con cui cercava di confondere l’avversario e indurlo all’errore. A rete, inoltre, ci è andato spesso, a volte raccogliendo i frutti delle sue incursioni, altre volte rimanendo inflilato dai passanti dell’avversario.
Simon è andato dritto per verso la meta, senza mai tremare né concedere nulla allo sfidante: se mantiene la stessa forma in finale, di certo darà non poche gatte da pelare al n. 1 o al n. 2 delle classifiche.
Nel primo set Lopez tiene il servizio a 15 e ‘Gilou’ fa lo stesso. Il francese mette poi in fila un parziale di 4 game consecutivi (break al terzo e quinto game, entrambi a 15). Sul 5 a 1 lo spagnolo tiene la battuta a 0, ma Simon lo imita e chiude il parziale per 6-2 in appena 26 minuti.
Nel secondo set Lopez tiene il game ai vantaggi, Simon a 0 e, nel game successivo, ha 2 palle break per salire 3 a 1. Non le sfrutta, e Lopez è bravo a cercare di prendere un po’ di iniziativa, riuscendo a tenere tutti i turni di servizio, non senza qualche difficoltà. Gilles, dal canto suo, continua a non concedere nulla alla battuta, innervosendo non poco l’avversario, che sa di essere sì a galla nel punteggio, ma di non trovare la chiave per sfondare il muro francese. Si va al tie-break, una mattanza: prima Simon trova, con un po’ di fortuna, una risposta di rovescio in diagonale stretto imprendibile, poi è aiutato anche dal nastro e da un paio di errori di un Lopez nervosissimo, ormai sotto la doccia. Il francese vola 4 a 0 e poi chiude per 7 a 1 (unico punto dello spagnolo grazie a un ace sparato con rabbia), garantendosi un posto nella meritatissima finale.
Shanghai Rolex Masters. Shanghai, Cina – semifinali:
Roger Federer (Sui) <3> def. Novak Djokovic (Srb) <1> 6-4 6-4
Gilles Simon (Fra) def. Feliciano Lopez (Esp) 6-2 7-6(1)