Inizia con il piede giusto il percorso verso la difesa del titolo per Novak Djokovic, che tenterà di bissare il successo della scorsa stagione in finale su Borna Coric. Il serbo, che a Shanghai ha trionfato in quattro occasioni, ha esordito con una vittoria ai danni di Denis Shapovalov, maturata in poco più di un’ora di gioco con il punteggio di 6-3 6-3. Diventano sei le vittorie consecutive per il numero uno del mondo, che la settimana passata ha sollevato al cielo il trofeo di Tokyo per la prima volta in carriera, conquistando il tredicesimo Atp 500 in carriera. I problemi che lo hanno costretto al ritiro a Flushing Meadows nel match di ottavi contro Wawrinka sembrano ormai un ricordo lontano, anche in virtù degli zero set persi in questa torunèe asiatica. Terza sconfitta in stagione per Shapovalov contro il serbo, il quale si era già imposto a Roma ed agli Australian Open. La vittoria sull’erba del Boodles Challenge, torneo di esibizione che si disputa prima di Wimbledon, è solo una magra consolazione per il canadese, che però fa fatica – più che comprensibilmente – a mettere in difficoltà Nole ed appare ancora piuttosto lontano dal potere assaporare il gusto della vittoria. Nonostante il punteggio possa suggerire un incontro nel complesso equilibrato, in realtà Djokovic ha dominato e non ha mai concesso chance al suo avversario, bravo a restare attaccato alla sfida tenendo un paio di turni di battuta importanti ma incapace di mettergli i bastoni fra le ruote o di contrastare il suo gioco efficace. Impeccabile al servizio, con il quale ha perso appena otto punti – equamente divisi tra la prima e la seconda palla – ma soprattutto ha fatto registrare il 74% di prime in campo, Nole ha amministrato più che bene il vantaggio ed ha prevalso senza tanti patemi. Approda dunque al terzo turno il serbo, il quale orà sfiderà John Isner, autore di una convincente vittoria ai danni di Pouille quest’oggi. I due si sono già affrontati ben undici volte in carriera e Djokovic ha perso in appena due occasioni, entrambe sul cemento americano rispettivamente di Indian Wells e Cincinnati. I precedenti disputati in Cina sono due, ma risalgono entrambi a Pechino, dove lo statunitense ha sempre perso in maniera decisamente netta.
La cronaca: Ottima partenza del tennista belgradese, che tiene a zero il primo turno di battuta del match e si procura subito due chances in risposta per allungare il vantaggio. Shapovalov si salva, ma comunque non riesce in alcun modo a rispondere alle ottime prime del suo avversario, che si permette anche il lusso di due aces. Dopo esser andato vicino al break in avvio – oltre alle palle break nel secondo game, Nole si è anche trovato 30-15 nel turno di risposta seguente – Djokovic ha finalmente ottenuto il tanto agognato break nell’ottavo gioco, volando sul 5-3 e garantendosi la possibilità di servire per il set. In tutto il primo parziale, Shapovalov vince appena un punto in risposta; purtroppo per lui il trend non cambia e l’ennesimo turno di servizio a zero consegna il set al serbo con il punteggio di 6-3. Costretto a rimontare, Shapovalov inizia la seconda frazione di gioco con un approccio decisamente più aggressivo tanto che iniziano ad arrivare i punti persino in risposta. E’ addirittura Djokovic a dover annullare una palla break nel secondo gioco del set. Al contempo, però, dopo un paio di games necessari a Nole per prendere le misure, il match di fatto finisce quando il numero uno del mondo ottiene il break decisivo sul due pari, mettendo a segno un allungo importante che taglia le gambe al canadese. Da questo momento in poi, infatti, il parziale è di 15 punti a 4 in favore di Djokovic, che chiude 6-3 piazzando un ulteriore break e mandando definitivamente al tappeto il suo avversario.
[1] N. Djokovic b. D. Shapovalov 6-3 6-3