La cronaca – Fabio Fognini si è aggiudicato il passaggio agli ottavi di finale della competizione cinese. Contro Andy Murray si è affermato con il punteggio di 7-6(4) 2-6 7-6(2), in tre ore e dieci minuti di gioco. In merito al confronto, nelle fasi iniziali il tennista scozzese ha preferito non focalizzarsi negli scambi da fondo campo, quindi ha cercato di realizzare delle improvvise sortite a rete e di sorprendere il suo avversario. Ma nella maggior parte dei casi non è riuscito ad ottenere i risultati sperati, in quanto Fognini si è dimostrato attento ed abile a superarlo con dei passanti ben calibrati. Al servizio, inoltre, ha evidenziato un rendimento altalenante, tanto da subire spesso le ribattute insidiose dell’italiano. In merito al punteggio, al terzo gioco ha concesso due palle break, la seconda delle quali gli è stata fatale. L’azzurro, tuttavia, non ha saputo consolidare il vantaggio, cedendo a sua volta il contro break nel game seguente, a seguito di una gestione poco attenta del suo turno di battuta. Nelle fasi immediatamente successive la contesa ha preso una piega favorevole a Murray, il quale, oltre ad essere più efficace al servizio, ha saputo approfittare di un transitorio calo di tensione evidenziato dall’italiano al sesto gioco. Di conseguenza l’ex numero uno del ranking si è guadagnato il secondo break di fila e si è portato sul punteggio di 4-2. La reazione del ligure non si è fatta attendere e nel game seguente ha costretto Murray a cedergli il contro break, per poi riprenderlo sul 4-4. La sfida è proseguita in maniera bilanciata, in ragione di un buon rendimento ostentato da entrambi al servizio. Soltanto all’undicesimo gioco Murray ha attraversato un piccolo passaggio a vuoto, in ragione del quale ha concesso due palle break, peraltro, è riuscito a tirarsi fuori dai guai e a venire a capo del gioco. Nel game seguente, pur con qualche difficoltà, Fognini ha conservato il turno di battuta, demandando l’esito della frazione al tie break. I due giocatori hanno innalzato sensibilmente il livello qualitativo del loro tennis, dando vita ad una serie di duelli vibranti. Fino alla metà dello jéu decìsif si sono equivalsi, ma in coincidenza delle fasi cruciali Murray ha avuto dei tentennamenti alla battuta, che si sono tradotti nella commissione un doppio fallo fondamentale. Fognini in questa maniera ha preso un margine sufficiente nel punteggio per lanciarsi verso la vittoria del set, avventuta per 7-4.
In merito alla seconda frazione Murray si è mostrato intraprendente fin dalle fasi iniziali, determinato a porre in essere una reazione decisa. Nel game di apertura si è procurato due palle break, senza tuttavia approfittarne. Ma la sua pressione è continuata senza soluzione di continuità anche in seguito e al quinto gioco è riuscito nell’obiettivo di togliere il servizio a Fognini. In questo modo ha potuto indirizzare il set secondo i suoi piani di rimonta. Il tennista ligure, di contro, ha perso la necessaria lucidità per organizzare delle contromisure adeguate. Conseguentemente ha ceduto ancora una volta la battuta, al settimo gioco, per poi consegnare il set con un perentorio 6-2. Relativamente alla frazione decisiva si è svolta all’insegna dell’equilibrio. Murray ha cercato di mettere il confronto sul piano nervoso, trasformando ogni contesa in una sfida all’ultimo sangue, mentre Fognini ha puntato sulle proprie qualità tecniche e sulla possibilità di prevalere sul piano dell’intensità. Da questo braccio di ferro è momentaneamente uscito vincitore lo scozzese, che in ben due occasioni ha allungato nel punteggio, con la possibilità di servire per il match, dapprima sul 5-4 e poi sul 6-5. In entrambe le circostanze l’italiano ha saputo comunque ricucire lo strappo in maniera assai brillante. Nel tie break decisivo, infine, Fognini ha compiuto una serie di azioni di gioco altamente spettacolari, che si sono concluse quasi sempre con la realizzazione di un vincente di pregevole fattura. In breve tempo si è portato sullo score di 6-1, con cinque palle match a disposizione, la seconda delle quali si è rivelata essere determinante.
[10]F.Fognini b. A.Murray 7-6(4) 2-6 7-6(2)