Non è un momento facile per i tennisti: abituati ai grandi palcoscenici, alle grandi folle plaudenti, ai montepremi elevati ed ora costretti a giocare a porte chiuse, senza pubblico e con montepremi ridotti. Recentemente il nostro Salvatore Caruso aveva dichiarato che il tennis così come sta andando non gli piace : “Mi sembra di andare in ufficio a timbrare il cartellino. Esco dall’hotel e vado al campo. Non c’è contatto con i tifosi, giochiamo in stadi vuoti, non puoi andare a cena. Manca la parte più bella del nostro lavoro“.
Ieri gli ha fatto eco Denis Shapovalov, numero 12 del mondo, che ha manifestato molti dubbi sul prosieguo della sua stagione: “Quello che ho vissuto in Australia mi ha messo a dura prova e non voglio più provare qualcosa del genere. Cercherò di stare fuori dalle bolle il più possibile. Se continua così quest’anno giocherò pochi tornei“.
Parole pesanti e comprensibile per un ragazzo che deve ancora compiere 22 anni e certamente mal digersice questo tennis asettico, proprio lui che a volte sembra giocare più per il bel colpo e gli applausi che per la concretezza. “Sono venuto a Dubai solo per allenarmi e rilassarmi. Sto cercando di giocare i tornei più piccoli possibili e talvolta tornei che non ho mai giocato, come questo. Amo il tennis ed è fantastico poter giocare i migliori tornei del mondo, ma in quelle condizioni la tua passione scende. Sto cercando di fare qualcosa di diverso e di godermi ogni partita che ho gioco quest’anno ”
Shapovalov dopo Dubai giocherà il Master 1000 di Miami, ma ha già annunciato che non giocherà Montecarlo ad Aprile.