Shelton ferma Sinner a Shanghai: ai quarti sarà derby USA con Korda

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Dopo sette vittorie consecutive, e il titolo a Pechino, si conclude la tournée asiatica di Jannik Sinner. Il nuovo numero 4 del mondo è stato eliminato agli ottavi del Masters 1000 di Shanghai per mano di Ben Shelton, che ha prevalso in rimonta, in due ore e mezza di gioco, con il punteggio di 2-6 6-3 7-6. Sarà lo statunitense l’avversario ai quarti di finale del suo connazionale Sebastian Korda, che per 7-5 7-6 ha superato Francisco Cerundolo, proseguendo nella sua risalita dopo un periodo difficile, per infortuni e per risultati.

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Sinner vince il sorteggio e sceglie di iniziare il match in risposta. La decisione si rivela azzeccata e Jannik strappa subito la battuta a Shelton, che nel primo set commette un po’ troppi errori. Con tre doppi falli all’interno dello stesso game lo statunitense offre a Sinner anche un secondo break di vantaggio, l’azzurro è solido e chiude il primo parziale. Ed è proprio la solidità di Sinner a venir meno nel secondo set, mentre Shelton dal canto suo è molto più attento, e le sue accelerazioni iniziano a far male a Jannik. Sinner inizia ad avere problemi col dritto, e con un passaggio a vuoto sull’1-2 regala un break di vantaggio a Shelton, che con il servizio non perdona e porta la partita al terzo set.

In campo la situazione è ormai cambiata. Shelton si fa sempre più “prepotente” nel gioco, e Sinner vive con la costante paura che il 21enne di Atlanta possa tirare una delle sue sbracciate di dritto, da qualsiasi posizione del campo. Le dinamiche del terzo set sono esemplificative della fatica che fa ora Jannik, con quest’ultimo costretto a salvare molteplici palle break, pur annullandole tutte con carattere. In tutto questo Sinner si procura ugualmente le sue occasioni, con due break point sul 4-3, e la prima delle due (la seconda Shelton la annullerà con un servizio vincente) rimane un enorme rammarico, con un rovescio lungolinea, dopo essere entrato nello scambio, che si stampa sul nastro. Il match si decide al tiebreak, un tiebreak solo per cuori forti. Shelton fugge sul 4-0, Sinner rimonta e con 5 punti consecutivi passa in vantaggio, sul 5-4. Shelton non si fa impressionare, tira due prime di servizio perfette, poi una risposta di dritto a tutto braccio, sulla seconda dell’altoatesino, sul match point, e vola ai quarti di finale.

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Poco male per Jannik, che torna a casa dalla Cina con la quarta posizione del ranking, il titolo di Pechino con le vittorie su Alcaraz e, per la prima volta, su Medvedev, e con la matematica qualificazione alle ATP Finals di Torino. Per Shelton, che ha festeggiato il compleanno ieri, è il primo quarto di finale in un Masters 1000, dopo quelli già raggiunti quest’anno all’Australian Open e allo US Open. L’altro quarto di finale di questa parte del tabellone vedrà invece opposti Hubert Hurkacz e Fabian Marozsan. Il polacco ha superato al tiebreak del terzo set il cinese Zhizhen Zhang, mentre l’ungherese è tornato a fare vedere il tennis con cui aveva sorpreso e battuto Alcaraz a Roma, battendo con il punteggio di 7-6 3-6 6-4 Casper Ruud, complicando ulteriormente la corsa di quest’ultimo verso le Finals, dove nella scorsa edizione raggiunse la finale.

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