Kyrgios ha battuto Struff nella sua prima apparizione dell’anno 2020, nella ATP CUP.
Echissenefrega!
Kyrgios ha già vinto uno Slam, per quanto mi riguarda.
La sua iniziativa a favore delle vittime degli incendi, piaga che sta facendo enormi danni in Australia, ha già fatto il giro del mondo e ha già trovato altri colleghi pronti a schierarsi al suo fianco, da Millman a De Minaur, a Peers, pronti anche loro a donare soldi per ogni ace colpito.
20 sono stati gli ace che Nick ha colpito durante la sua prima partita, che a 200$ ad ace fa un totale di 4000$.
E siamo solo all’inizio, perché il suo Tweet, con il quale annunciava la sua iniziativa, ha trovato cuori aperti un po’ ovunque, non solo nel tennis.
Si parla spesso di lui come di un bad boy.
Ma lui è meravigliosamente Kyrgios.
E’ un ragazzo con un talento straordinario e con un cuore grande così.
Ama la sua terra, ama la sua città, Canberra, come poteva rimanere fermo e insensibile?
E difatti, senza chiedere permessi, senza sovrastrutture burocratiche, ma solo col suo cuore e col suo istinto, si è lanciato, e ha fatto punto.
E la gente, la gente beh non ha potuto far altro che applaudirlo.
Vedere le sue lacrime nel post partita, queste sono le cose che la gente dovrebbe ricordare di lui.
Ecchissenefrega un’altra volta se ha tirato una sedia in campo a Roma, lui è pura passione.
Lui è puro amore, puro istinto.
Come i suoi servizi da sotto.
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Siamo sconvolti da eventi climatici più grandi di noi, spesso la natura si ribella e l’uomo molto spesso fa di tutto per arrabbiare Madre Terra.
Solo che gli sbagli dell’uomo li pagano tutti: l’uomo, gli animali e le piante.
Poi ci sono i danni alle cose, alle case, alle auto, ai campi.
Nick è sensibile, è un’anima delicata in un corpo da guerriero.
La sua commozione è la nostra commozione.
Di sicuro è la mia.
La sua battaglia è la nostra.
E questa partita Nick l’ha già vinta, per quanto mi riguarda.
Ecco le sue commosse parole a fine match: “Non mi importa davvero degli elogi, penso solo che abbiamo la possibilità e le risorse per fare qualcosa del genere e ovviamente la mia città natale è Canberra, dove abbiamo l’aria più tossica del mondo al momento, quindi è piuttosto triste. Quindi sì, è solo molto dura. Scusa… (si asciuga le lacrime, ndr). Siamo stati alla cena di squadra ieri e ho solo fatto un tweet”.
“Sono andato a mangiare e poi Alex de Minaur ha fatto la stessa cosa e anche John Millman, e poi ancora John Peers. Mi sono svegliato questa mattina e tutti ci hanno seguito. Con il team dell’Australia abbiamo organizzato qualcosa per mercoledì sera, non so ancora bene come funzionerà ma andrà tutto a tutte le famiglie, ai vigili del fuoco, agli animali, a tutti coloro che stanno perdendo la casa e i propri cari. È una cosa vera ed è più grande del tennis”.
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