Jannik Sinner contro Novak Djokovic è la prima semifinale maschile di Wimbledon 2023. Dodici mesi dopo la sfida dei quarti di finale i due tennisti si ritrovano all’All England Club, ma questa volta in palio c’è un posto per la finale. Per accedere a questo turno entrambi i giocatori hanno avuto bisogno di quattro set per avere la meglio di due russi, Andrey Rublev e Roman Safiullin.
Nel suo match Sinner ha vinto con lo score di 6-4, 3-6, 6-2, 6-2. L’azzurro ha controllato la maggior parte del match, ma non è riuscito a chiudere in tre set a causa di un lungo passaggio a vuoto nel secondo parziale. L’altoatesino dopo aver vinto il primo si era portato avanti di un break, ma dal 3-1 ha subito un parziale di 5 game consecutivi. Questa striscia ha molti meriti del russo, che variando la traiettoria dei propri colpi ha sorpreso l’azzurro.
Con questa vittoria Sinner è diventato il più giovane tennista italiano ad accedere ad una semifinale Slam, a 21 anni e 329 giorni, migliorando esattamente di un anno il record di Adriano Panatta. Il fuoriclasse italiano deteneva questo primato dal 1973, quando a 22 anni e 329 giorni raggiunse il penultimo atto del Roland Garros. Sinner inoltre diventa anche il più giovane tennista ad arrivare in semifinale a Wimbledon dal 2007. Questo record però è destinato a durare meno di 24 ore, visto che l’altoatesino verrà superato dal vincente di Alcaraz-Rune.
Djokovic invece è stato costretto alla rimonta contro Rublev. Il russo ha iniziato meglio il match conquistando il primo set per 6-4, ma non si è fatta attendere la risposta del serbo, che ha riportato la parità in meno di trenta minuti, con lo score di 6-1. Il terzo set è stato decisivo per l’andamento del match, visto il grande equilibrio. Nonostante Rublev abbia avuto più chance di break, 5 contro 2, a vincere il parziale è stato Djokovic per 6-4 dopo un’ora di gioco.
Lo scorso anno Sinner fu il giocatore che mise di più in difficoltà Djokovic nel suo cammino verso il titolo. L’azzurro a sorpresa si portò avanti due set a zero, prima di subire il prepotente ritorno del campionissimo serbo, il quale si impose con lo score di 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2 in tre ore e trentanove minuti. Per accedere in finale all’italiano serve un’impresa, ma sognare non costa nulla, ed i precedenti aiutano a farlo.