In seguito a un ritardo di circa quattro ore causato dalla pioggia che ha continuato a riversarsi su Miami, il corposo programma del sabato della prima settimana del Masters 1000 della Florida ha avuto finalmente inizio, con lo svolgimento degli incontri di secondo turno dell’intera parte bassa del tabellone maschile e della maggioranza dell’altra metà. La giornata è stata caratterizzata dalla caduta di molte teste di serie, ma anche da esordi positivi dei favoriti alla vittoria finale.
Il finalista della scorsa edizione, Jannik Sinner, è tornato in campo sul punteggio di 3-2 40-40 in suo favore contro Andrea Vavassori, che commettendo due errori ha ceduto immediatamente la battuta e rapidamente anche il set, vinto 6-3 dal numero tre del ranking. Nel quinto game del secondo parziale, il break a zero ottenuto dall’altoatesino ha indirizzato il match verso una prevedibile conclusione: in un’ora e diciannove minuti, registrando il 92% di punti vinti con la prima di servizio e senza concedere palle break, Sinner si è qualificato per il terzo turno grazie a un netto 6-3 6-4. Per accedere agli ottavi, dovrà imporsi contro l’olandese Griekspoor, sempre sconfitto nei tre precedenti.
L’altro successo azzurro ha riguardato Matteo Arnaldi, che ha celebrato la quarta vittoria in carriera contro un top 20, ai danni questa volta di Alexander Bublik. Il tennista ligure ha recuperato un break di svantaggio nel primo set, in virtù della solidità mentale che lo contraddistingue, specialmente contro un tennista istrionico e spesso discontinuo come il kazako. Nel decimo game, agevolato da due doppi falli dell’avversario ed eseguendo un ottimo recupero su una palla corta, Arnaldi si è aggiudicato il set 6-4. Fortificato dall’andamento della sfida, nel secondo è avanzato sul 3-0, ha annullato tre chance di break nel quinto game e terminato con un eccellente 6-1. È atteso da Denis Shapovalov, che ha eliminato il deludente Tsitsipas 6-2 6-4; il canadese ha prevalso nell’unico precedente dell’anno scorso disputato al Roland Garros.
Non è stato sufficiente il tentativo di un’incredibile rimonta a Flavio Cobolli, estromesso dal torneo da Cameron Norrie con il punteggio di 7-5 6-7 6-2 in due ore e mezza. Il tennista romano è infatti riuscito a salvare tre match point nel secondo set, tuttavia il britannico si è guadagnato il passaggio al prossimo turno in cui sarà opposto a Medvedev, il detentore del titolo che ha superato 6-4 6-2 l’ungherese Fucsovics. Vittorie non impegnative anche per Alcaraz e Zverev, rispettivamente contro Carballes Baena e Auger-Aliassime, a differenza di Ruud e Hurkacz, che hanno la meglio su Van Assche e Shevchenko al terzo set.
Il tennis statunitense ha deluso le attese, registrando solo le vittorie di Korda e Eubanks che hanno compensato le sconfitte inattese di Fritz e Tiafoe, subite rispettivamente da Seyboth Wild e O’Connell. A queste si è aggiunto il ritiro di Tommy Paul, semifinalista a Indian Wells, per una distorsione alla caviglia sinistra. Non possono essere trascurate le affermazioni di Nicolas Jarry e dell’intramontabile Andy Murray: il cileno si è imposto su Draper 7-6 al terzo set in un match durato tre ore e trentacinque, mentre l’ex numero uno ha raggiunto a distanza di otto anni dall’ultima volta il terzo turno in questo torneo, battendo 7-6 6-3 l’argentino Etcheverry.