Sinner non ci sta a perdere di nuovo da Zverev. È in finale a Cincinnati contro Tiafoe

Photo by Frey/TPN/Getty Images

Dall’urlo liberatorio a fine partita si capisce quanto sia stata complicata questa semifinale, sotto vari aspetti, per Jannik Sinner, e come, dopo 4 sconfitte su 5 precedenti, non fosse disposto a venire di nuovo battuto da Alexander Zverev. Dopo 3 ore di gioco, il numero 1 del mondo supera il tedesco con il punteggio di 7-6 5-7 7-6 ed è in finale nel Masters 1000 di Cincinnati. Stanotte, a mezzanotte ora italiana, affronterà Frances Tiafoe, che per 4-6 6-1 7-6 ha eliminato Holger Rune, recuperando uno svantaggio di 2-5 nel parziale decisivo.

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Un primo set fatto di tanti errori da parte di entrambi, e con un’interruzione per pioggia di circa mezz’ora sul 3-2 nel tiebreak a favore di Sinner. Jannik ha continuato a dare l’impressione data già negli scorsi match, ovvero di non essere centrato al 100% e di non arrivare sempre al meglio sulla palla, forse anche infastidito da qualcosa a livello fisico. Zverev non è però stato in grado di approfittarne, e con l’aiuto anche di un paio di righe Sinner è riuscito ad aggiudicarsi il tiebreak per 11 punti a 9. Al di là però di un pizzico di fortuna, che può esserci quando si decide tutto su pochi punti, la differenza sta anche nel modo in cui i due hanno approcciato quegli scambi. Sinner ha spinto, si è preso dei rischi, ed è stato premiato, mentre Zverev, come troppo spesso gli succede, ha tirato indietro il braccio.

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Nel secondo set le imprecisioni di entrambi sono diminuite. Dal canto suo Zverev ha capito di dover essere più offensivo, anche con il dritto, senza sperare negli errori del suo avversario. Il game decisivo però è stato il dodicesimo e ultimo del parziale, in cui tre errori di Sinner (compreso uno smash sul set point) e un bel rovescio di Zverev hanno portato la sfida al terzo set. L’anca del tennista altoatesino torna a destare qualche preoccupazione, mentre il tedesco prosegue sulla giusta strada della spinta con entrambi i fondamentali. Questo è il set in cui di gran lunga si vedono i migliori scambi, e il servizio aiuta i due ad approdare al tiebreak. Il tiebreak, molto semplicemente, è giocato meglio da Sinner. Nel dettaglio, sono una volée sbagliata da Zverev e una risposta millimetrica di Jannik a decretare il verdetto.

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