Sinner trionfa al Six Kings Slam

Alla finale del torneo esibizione arabo, Jannik Sinner si impone su Carlos Alcaraz garantendosi l’ambito titolo.

Di Damiano Battiato

Dopo aver estromesso con un risultato schiacciante Daniil Medvedev e aver battuto Novak Djokovic per la terza volta di fila nonché un’altra volta dopo un numero di giorni che si conta sulle dita di due mani, Jannik Sinner ancora una volta deve fronteggiare Carlos Alcaraz in una sfida tra tennisti della nuova generazione (che ha estromesso quella vecchia, a parte il citato Djokovic, Alcaraz ha avuto la meglio nel derby spagnolo contro Rafael Nadal), nella speranza di ottenere la prima vittoria contro il rivale nel 2024 e diventare l’unico vero re del regno dell’Arabia Saudita.

Nei turni di servizio di Sinner si gioca poco perché questi serve molto bene, si gioca di più nel seguito, e quando Alcaraz serve sul 2-1, perché lo spagnolo è troppo lezioso nella prima battuta, inoltre i suoi colpi sono giocati con troppa sufficienza e spesso non inquadrano il rettangolo di gioco, l’italiano non ha problemi a garantirsi tre palle break, né tantomeno a capitalizzare la seconda allo stesso modo, 3-1.

Nel corso del set si contraddistingue il gioco dei due, si può notare come la maggior parte dei punti derivati da errori non forzati siano dovuti non ad una ribattuta in rete, bensì ad una profondità indesiderata, perché scambiano molto e rischiano poco, e la situazione è quella più favorevole a Sinner e meno congeniale al gioco più variegato e risolutivo dello spagnolo.

Con una tale filosofia di gioco sembrava prendere la giusta direzione il set, poi viene meno la concentrazione dell’italiano al settimo game, i suoi sono più errori di valutazione che di misura, la strategia del serve and volley che poco ha utilizzato e poco utilizzerà è inefficace, poi uno scambio all’apparenza vinto viene ribaltato dallo spagnolo con colpi di alta classe, 4-3.

Tanti rammarichi verso la fine, al decimo game per tante occasioni sprecate di Sinner che hanno prolungato il game a oltre tre parità 40-40, al tie-break perchè deve regalare due mini break decisivi e tanto sfortunati, quello in chiusura di set per una palla che deve pure essere rivista con l’occhio di falco per quanto di misura fosse uscita.

Sinner riesce a fare buon viso a cattivo gioco, non lo ferma né questo inconveniente né quello degli impianti di illuminazione che smettono di funzionare proprio nel momento in cui stava concretizzando uno scambio, con grinta se lo riprende inducendo Alcaraz ad uscire in maniera inefficace dallo scambio prolungato, il suo pezzo forte, e in maniera simile la spunta al terzo game, stesso in cui serviva lo spagnolo, 2-1.

Sinner Stuns Alcaraz to Claim Six Kings Slam Title - God of Sports

Alti e bassi per Sinner, sembra poter prendere il largo sul 3-1 dopo una tripla chance di palla break, ma non la capitalizza e peggio, Alcaraz al game successivo pareggia i conti per scelte spesso controproducenti dell’italiano e talvolta per errori a rete non da numero 1 al mondo, la posizione in cui fra tutte si trova più a disagio, 3-3.

Passa pochissimo tempo per cacciare via brutti presentimenti di un set combattuto come quello di prima perché, dopo quel momento di smarrimento, Sinner trova dapprima degli ottimi passanti che gli assicurano la prima chance di palla break, di fatto è la seconda che capitalizza dopo un errore di Alcaraz non da lui in chiusura; 4-3 che poco dopo diventa 6-3 chiudendo il set prima del previsto.

Non molto da annotare del terzo set, vige una situazione ancora più paritaria rispetto ai primi due set, salvo il secondo game, non vi è un momento di vero rischio per nessuno dei due, poi sul più bello è Alcaraz a sbloccare la situazione, in negativo: seppur la buona risposta di Sinner alla seconda di servizio di Alcaraz, il resto lo fa lo spagnolo, con un rovescio svirgolato goffamente in mezzo a due doppi falli (prima mai commessi nell’incontro da lui), 5-3.

Sinner non se lo lascia dire due volte, serve splendidamente, chiude l’incontro 6-7 6-3 6-3 e si aggiudica così la vittoria del 5-6 negli scontri diretti (Alcaraz è in vantaggio, 5-7 se si include la sfida nel circuito Challenger), nonché 6 milioni di dollari derivati dal montepremi del vincitore, il re dei re.

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