Sinner, la Top 100 è tua!

Ne ha fatta di strada quel ragazzino di appena diciassette anni, che a Bergamo, nel mese di febbraio, sorprese tutti vincendo il suo primo Challenger. Un 2019 da ricordare, nella speranza che sia solo un punto di partenza per quella che si prospetta una carriera ricca di soddisfazioni e successi per Jannik Sinner. Il talento c’è, il fisico anche e la tenuta mentale sembra non avere problemi. Se la fortuna lo assisterà e se le decisioni prese si riveleranno giuste, il tennista di San Candido ha davanti a sè un futuro più che roseo.

Proprio sulla stessa superficie dove era arrivato l’inaspettato trionfo nel Challenger di Bergamo, vale a dire il cemento indoor, Sinner ha centrato i risultati più importanti dell sua giovane carriera: la settimana scorsa, ad Anversa, ha battuto il primo Top 20 in carriera – Gael Monfils – e si è spinto fino in semifinale, diventando il primo 2001 a raggiungere un simile traguardo; ieri, invece, nell’Atp 500 di Vienna, grazie ad una wild card ricevuta dagli organizzatori, ha bagnato con una vittoria il suo esordio contro Kohlschreiber ed ha ufficialmente staccato il biglietto per l’ingresso tra i primi 100 giocatori del mondo.

Virtualmente numero 91, potrebbe essere superato da una manciata di giocatori ma non tanti abbastanza da negargli la Top 100. E non è escluso neppure che il tennista del Trentino Alto-Adige possa continuare a stupire, magari battendo ancora, Monfils, e proseguendo il suo splendido cammino.

Jannik Sinner

Bisognerà però aspettare lunedì per l’ingresso ufficiale in Top 100, che avverrà all’età di 18 anni e 73 giorni. L’ennesimo record di precocità dunque per Jannik, che spodesterà dal trono Diego Nargiso, capace di entrare tra i primi 100 del mondo a 18 anni e 5 mesi. Le buone notizie per Sinner, inoltre, non sono ancora finite. Nel caso dovesse riuscire a mantenere la posizione fino a fine stagione – e qui entrano il gioco il cruciale match di domani, ma anche i restanti incontri del 2019 che disputerà – si garantirebbe con certezza un posto nel tabellone principale degli Australian Open.

Dopo appena due apparizioni nelle qualificazioni dei major – a Wimbledon e Flushing Meadows – Jannik potrebbe addirittura non averne più bisogno per prendere parte agli eventi più importanti del pianeta. Un progresso incredibile per Sinner, che non sembra voler arrestare la sua ascesa e, giorno dopo giorno, ci fa sentire sempre più sicuri di affidargli il futuro azzurro di questo sport. Non ce ne vogliamo i colleghi dello sci, ma menomale che ha abbandonato la neve in tenera età per dedicarsi al tennis!

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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