Alla Caja Magica di Madrid, giornata veramente magica per i colori italiani. Con Jannik Sinner e Lorenzo Musetti omaggiati del bye, grazie alle vittorie odierne di Sonego, Arnaldi e Cobolli e quella di ieri di Darderi, saranno ben sei gli azzurri in campo al secondo turno del Master 1000 madrileno, al pari degli specialisti argentini.
Entrando nello specifico dei tre match, Lorenzo Sonego ha sconfitto il qualificato Richard Gasquet in due set, col punteggio di 6-2 7-5 in 1 ora e 22 minuti di gioco, vendicando così Stefano Napolitano superato dal veterano francese al primo turno di qualificazione del torneo spagnolo.
Sonny è apparso in buone condizioni fisiche ed il servizio ha supportato molto bene il suo tennis aggressivo: 9 ace e l’83% di punti vinti con la prima palla sono numeri decisamente buoni. E grazie al suo fondamentale di inizio gioco così performante, il torinese non ha sostanzialmente mai avuto problemi nei propri game di battuta, tranne tre palle break a favore di Gasquet, concesse ed annullate tutte in un singolo gioco.
Lorenzo parte a razzo, mettendo Richard sin da subito in seria difficoltà e in un attimo il cuore granata si issa sul 4-0. Il transalpino riesce a fermare l’emorragia di game a favore di Lorenzo ma l’azzurro senza arretrare di un millimetro, chiude il set per 6-2. La seconda frazione è più combattuta, grazie al francese che sale di intensità e precisione.
Annullate da Sonny nel secondo gioco le già citate tre palle break consecutive, si arriva sul 5-5 e alla svolta del match: Lorenzo si destreggia molto bene nel game in risposta, ottenendo il break decisivo ed andando a servire per il match sul 6-5. Il torinese riesce a far suo il combattuto game e chiude l’incontro con merito per 7-5.
Al secondo turno, derby azzurro con il grande amico Jannik Sinner. Sonny ha perso tutti e quattro i precedenti, ma è la prima volta che i due tennisti si incontrano sul rosso. Sorpresa in vista? Non credo, ma certamente ci sarà partita.
Per quanto riguarda Matteo Arnaldi, il ligure supera l’australiano Christopher O’Connel col punteggio di 6-4 6-1 in 1 ora e 15 minuti di impetuoso crescendo tennistico. Sono stati necessari una quarantina di minuti all’italiano per trovare la classica quadra, dopo aver scongiurato i pericoli potenziali di un rischioso 0-30 sul 4 pari del primo set. In quel preciso momento, Arnalds si scuote e finalmente cambia marcia: impone al Colonnello la qualità superiore del suo tennis, ingrana la quarta, vince il primo set per 6-4, dilagando senza pietà nel secondo parziale per 6-1.
La chiave della partita è stata la scelta di arretrare la posizione in risposta che ha consentito al sanremese di regalarsi più tempo nel colpire e spingere maggiormente la palla, acquisendo progressivamente più fiducia nel proprio tennis offensivo.
Al secondo turno il ligure affronterà un pezzo da 90 del torneo, il russo Daniil Medvedev, terza forza nel seeding madrileno. La partita è certamente bella tosta, tenendo conto anche dei precedenti, entrambi disputati sul veloce, che vedono Daniil in vantaggio per 2-0.
Tuttavia, in considerazione della superficie non favorevole al moscovita ed alla luce del periodo di particolare nervosismo di Medvedev, Matteo se la potrebbe anche giocare alla grande: naturalmente Arnaldi dovrà mettere da parte la fretta che a volte lo accompagna in campo, facendo invece sfoggio di sana pazienza tennistica, nell’attesa che il suo avversario gli doni un generoso quanto mai indispensabile aiutino per il passaggio del turno.
Per ultimo abbiamo lasciato Flavio Cobolli, vincitore della sfida più complicata della giornata azzurra: l’italiano ha superato in rimonta il mancino cileno Alejandro Tabilo col punteggio di 5-7 6-4 6-4 in 2 ore e 4 minuti di gioco, regalandosi la seconda vittoria in carriera in un Masters 1000.
Se mai ce ne fosse stato bisogno, la prestazione odierna del Cobbo conferma le sue doti di lottatore indomito che riesce a dare il meglio di sé quando la situazione diventa critica.
Sotto 1-4 nel primo set ad una palla break dall’1-5, il romano decide di non arrendersi, crescendo nell’intensità del suo tennis e rientrando così in partita: l’italiano la frazione la perde comunque per 7-5, grazie a un parziale di 8 punti a 1 per Tabilo, ma qualcosa è cambiato, come direbbe il grandissimo Jack Nicholson.
Nel secondo set, la maggior aggressività di Flavio regala finalmente i suoi frutti: break decisivo al nono gioco, Cobbo allunga sul 5-4, serve per il parziale, chiudendo infine 6-4, grazie al suo settimo ace.
La terza frazione è stata un’altra battaglia, dall’esito sempre incerto. Cobolli sfiora il break nel primo gioco, ma lo subisce nel secondo. 3-0 per il cileno e sembra finita, ma il romano è un antico centurione che in battaglia non si arrende di fronte a nulla. Con il servizio che lo supporta ed il diritto che torna a far male, l’azzurro si porta sul 3 pari, anche con l’aiuto generoso di Alejandro che commette un doppio fallo dolorosissimo sulla palla break.
L’azzurro sente l’odore della vittoria, piazza il break decisivo sul 4 pari e poi nel game successivo sul 5 a 4, annullata una palla del 5 pari al rivale, al primo match point a disposizione chiude meritatamente la sfida per 6-4.
Al prossimo turno, altro cileno, Nicolas Jarry, con cui vanta una vittoria nei due precedenti disputati. Pronostico? Lottando come un gladiatore nell’arena, Flavio ha portato a casa la vittoria rimontando il numero 20 della Race, vittoria preziosissima arrivata dopo tre sconfitte consecutive sul rosso maturate negli ultimi tre tornei disputati: sperare in un terzo turno per il Cobbo, dunque, non è assolutamente fanta-tennis, anzi, tutt’altro.